Il tema della (presunta o reale) maggiore severità nell’ammissione degli studenti alle prove di maturità è al centro di una nuova email del dirigente scolastico Salvatore Provenzani, il cui intervento volentieri pubblichiamo.

Invitiamo gli altri lettori a inviarci le loro opinioni sul tema (o su altri temi nuovi da proporre), scrivendoci come di consueto a botta_e_risposta@tuttoscuola.com.

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Molto, ma molto sommessamente, desidero ritornare ancora sulla questione del tutti sei per essere ammessi agli esami di stato.

Ho da riferirmi, naturalmente, alla risposta del dott. Max Bruschi che ha nella precedente occasione avuto modo fermamente di ribadire il valore assolutamente collegiale delle decisioni assunte al momento dell’ammissione agli esami.

Senza alcun intento polemico o ironico debbo convenire che il Dottor Bruschi aveva perfettamente ragione nel sostenere che non era accaduto nulla di nuovo a proposito di ammissioni agli esami, nonostante la pubblicità del primo impatto del regolamento presso gli addetti ai lavori.

Ad ammissioni deliberate posso tranquillamente affermare la fisiologia dei risultati ottenuti, anzi al contrario, ho avvertito una lieve controtendenza rispetto ad alcuni moti di severità registrati nel recente passato. le operazioni di scrutinio sono andati via lisci come l’olio con le decisioni assunte serenamente e tranquillamente prima della riunione sia in senso positivo per gli studenti che negativo.

Non si è registrato su dieci quinte un solo caso di non ammissione per insufficienza in una sola materia come qualcuno temeva o sperava.

Sono stati fermati quelli che presentavano un quadro generalmente degradato e che non sarebbero stati ammessi in ogni caso. continuo dunque e definitivamente a sostenere che il provvedimento non è stato efficace ed incisivo, non è stato innovativo nel senso della severità e del merito(!) ed è effettivamente prevalso e trionfato il buon senso dei Docenti, nonostante tutto!

Salvatore Provenzani DS ITC Don Luigi Sturzo – Bagheria

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