Anche i maestri laureati possono diventare presidi incaricati

Il Miur ha finalmente firmato nei giorni scorsi l’attesa ordinanza sugli incarichi di presidenza (o.m. n. 39/2004) che prevede, per la prima volta, l’accesso agli incarichi anche da parte dei docenti laureati della scuola elementare e materna.
Il ritardo di emanazione del provvedimento con tutta probabilità è stato intenzionale per consentire ai docenti di maturare un altro anno di servizio, essendo stata superata per l’anno in corso la durata minima richiesta dei 180 giorni.
Per accedere alle graduatorie occorre possedere laurea e servizio di ruolo da almeno sette anni (180 giorni prestati nello stesso anno vengono considerati come anno intero).
L’esclusione dei docenti di elementare e materna era stata oggetto di contenzioso che, attraverso diverse pronunce di Tar, aveva sentenziato inequivocabilmente il diritto anche per loro di aspirare ad incarichi di presidenza.
I maestri laureati possono accedere agli Incarichi di Presidenza nelle scuole elementari, medie e negli Istituti comprensivi. Per i docenti dei diversi ordini di scuola che aspirano all’incarico è prevista la valutazione del servizio come funzione obiettivo, come vicario nei circoli didattici in reggenza. Le domande dovranno essere presentate ai rispettivi Uffici scolastici regionali tra il 23 aprile e il 22 maggio prossimi.
Intanto gli attuali presidi incaricati esclusi dal concorso riservato, attualmente in fase di conclusione, sperano che le voci circa un nuovo concorso riservato si trasformino in realtà.
Una speranza opposta viene invece dai docenti senza incarico di presidenza che aspettano da tempo il bando del concorso ordinario per i nuovi dirigenti scolastici, per il quale si registra una situazione di totale incertezza. Nonostante procedure già definite nel giugno 2001, che attendevano solo il provvedimento di autorizzazione dell’attuale Governo, a quasi tre anni di distanza, non è stato ancora emanato il bando. Così ben oltre 2000 scuole autonome si troveranno ancora per molto tempo senza dirigenti di ruolo. E le indiscrezioni che trapelano dalle sedi competenti non inducono a previsioni positive.