AN: ok al decreto sulla formazione solo se passa il piano Valditara sui precari

Non dispiace alla maggior parte dei precari la proposta Valditara che prevede per loro un piano di assunzioni con dilazione della ricostruzione di carriera. E’ almeno quanto riferisce la Gilda che ha promosso un incontro la scorsa settimana tra un ampio numero di associazioni, nazionali e regionali, di docenti precari e il responsabile scuola di AN.
Come noto, il progetto Valditara prevede un piano di assunzioni in 5 anni di 90 mila precari a partire dal 2005. La prima tranche dovrebbe coprire un vuoto di organico di 54 mila unità e poi negli anni successivi è prevista la copertura del turn over e degli altri posti ancora eventualmente disponibili. A fronte di ciò si chiede una dilazione di cinque anni nella ricostruzione della carriera. Il che in sostanza significa che, dopo l’immissione in ruolo, per 3 anni gli stipendi resterebbero fermi; ci sarebbe poi un primo scatto di anzianità e dopo 5 anni si procederebbe alla ricostruzione di carriera. Un “congelamento” temporaneo quantificato dallo stesso senatore Valditara in circa 2.200 euro lordi pro capite che consentirebbe di non impegnare subito circa 200 milioni di euro.
Gli insegnanti precari “hanno apprezzato l’onestà della proposta” ha riferito Alessandro Ameli, coordinatore nazionale della Gilda.
Da parte sua Giuseppe Valditara, che si è dichiarato ampiamente soddisfatto per l’esito dell’incontro, ha annunciato di aver già comunicato al ministero dell’Istruzione che AN subordinerà il consenso all’approvazione del provvedimento sulla formazione degli insegnanti all’accoglimento di un piano di assunzioni. “Attendiamo la presentazione, in tempi rapidi, di una proposta governativa che vada incontro ai contenuti della bozza di progetto messa a punto da AN. Se ciò non accadrà – ha concluso il senatore – Alleanza nazionale si muoverà autonomamente“.
E per mettere maggiore pressione sul Miur, il gruppo di Alleanza Nazionale al Senato ha presentato un’interpellanza con procedimento abbreviato chiedendo al ministro Moratti di assumere iniziative per rendere concreta la proposta avanzata dal responsabile scuola di AN. La Moratti dovrà rispondere entro venti giorni.