Amianto nelle scuole inglesi

Botta e risposta fra esperti ed amministratori sulla reale pericolosità dell’amianto nelle scuole

Mentre in questi giorni i lavori di manutenzione di alcune scuole in Gran Bretagna si protraggono a causa delle cautele da usare per rimuovere l’amianto ancora presente nelle coperture degli edifici, si riaccende il dibattito in tutto il Paese sulle reale pericolosità del materiale.

Secondo i rappresentanti dell’HSE, organizzazione sanitaria non governativa che si occupa a livello nazionale anche di medicina del lavoro, le coperture di amianto, se lasciate dove si trovano, senza toccarle, non rappresenterebbero un pericolo.

Molti esperti, però, obiettano che, soprattutto nel caso delle scuole, l’amianto, per quanto non alterato o rimosso, costituisce sempre un potenziale rischio, i cui effetti, manifestati da gravissime forme tumorali, sono visibili solo a distanza di anni.

Già nel 1997, una ricerca condotta dal Medical Research Council Institute aveva rivelato come, anche negli edifici dove l’amianto si trova nelle migliori condizioni, potrebbe esserci comunque una concentrazione di fibre volatili superiore a 0.001 per millilitro, quantità potenzialmente pericolosa, per quanto minima.

In Gran Bretagna si stima che circa il 75% di tutte le istituzioni scolastiche pubbliche e private potrebbe essere esposto al rischio dell’amianto. Fra gli insegnanti, l’incidenza di mesotelioma, il tumore polmonare derivato dall’esposizione alla polvere di amianto, è salita da 10 casi per anno tra il 1980 e il 2000, a 25 casi per anno tra il 2002 e il 2005.