Almalaurea: laureati sempre più giovani

L’età alla quale ci si laurea, in Italia, passa dai 26,8 anni del 2004 ai 24,9 del 2012. In particolare 23,9 anni per i laureati di primo livello, 25,2 anni per le lauree magistrali e 26,1 quelle magistrali a ciclo unico.

E’ quanto emerge dal XV profilo dei laureati italiani, presentato oggi da Almalaurea all’università Iulm di Milano. Per il complesso dei laureati la regolarità negli studi migliora: i laureati in corso erano poco meno del 10% nel 2001 e sono diventati il 41% nel 2012.

Tra i laureati di primo livello, la regolarità negli studi riguarda una quota elevata di laureati: 39,5% (64% con un anno di ritardo). Concludono nei tre anni previsti 64,5 laureati delle professioni sanitarie su cento. All’estremo opposto, concludono gli studi in corso solo 21 laureati su cento del gruppo giuridico e 30 di quello geo-biologico. Su valori in crescita anche la regolarità dei laureati magistrali: hanno concluso nel 48,5% dei casi i loro studi in corso (altri 32 con un anno di  ritardo). Si va dal 76% di quelli delle professioni sanitarie al valore minimo del 36% dei laureati del gruppo architettura.

A proseguire gli studi sono, in misura maggiore, i giovani provenienti da ambienti familiari socialmente ed economicamente più favoriti e quelli residenti in aree del paese economicamente più  

arretrate. Fra i laureati del 2012 tale tendenza si accentua e riguarda oltre i tre quarti dei laureati di primo livello (76%) che si indirizzano in grandissima prevalenza verso la laurea magistrale (61%).

Nonostante i luoghi comuni, sottolinea il Rapporto di Almalaurea, è diffusa la disponibilità ad effettuare trasferte frequenti di lavoro (31%), fino al trasferimento di residenza che nel 2012 ha riguardato ben il 44% del complesso dei laureati. Non disponibile a trasferte si dichiara solo il 3% dei laureati. L’apertura alla flessibilità lavorativa da parte dei laureati si intravede anche nel fatto che è aumentata la disponibilità per lavori part-time e per i contratti a tempo determinato.