Almadiploma, motivo del pentimento è spesso scelta troppo precoce

Se sono tanti i diplomati “pentiti” della scelta computa a 14 anni – il 46%, se potesse tornare indietro, cambierebbe l’indirizzo di studio o la scuola – chi ha optato per il liceo, con poche eccezioni, si iscrive di default all’università. La conferma arriva dal Profilo dei diplomati 2014 presentato oggi a Roma dal consorzio Almadiploma. Il Rapporto ha coinvolto circa 40 mila diplomati lo scorso luglio di più di 300 Istituti, in particolare di Lazio, Puglia, Lombardia, Emilia-Romagna, Liguria.

UN ESERCITO DI “PENTITI” – I diplomati sono generalmente soddisfatti dei vari aspetti dell’esperienza scolastica – il 78% degli studenti riconosce competenza ai propri prof e il 92% ha avuto ottimi rapporti con i compagni – ma se tornassero ai tempi dell’iscrizione alle Superiori 46 ragazzi su cento cambierebbero l’indirizzo di studio e/o la scuola. Il 41% lo farebbe principalmente per studiare materie diverse, il 22% per compiere studi che preparino meglio al mondo del lavoro, il 15% per compiere studi più adatti in vista dei successivi studi universitari. “Ciò è il frutto di una scelta compiuta troppo precocemente” osserva Almadiploma secondo cui con un primo biennio comune e il corrispondente posticipo della scelta di indirizzo a 16 anni “si potrebbe verosimilmente abbattere questa quota consistente di ‘pentiti’“.

32% HA AVUTO ESPERIENZA STUDIO ALL’ESTERO – Il 52% dei diplomati ha svolto uno stage previsto dai programmi scolastici (negli indirizzi professionali tali attività formative sono praticamente obbligatorie) e il 32% dei diplomati ha compiuto esperienze di studio all’estero, metà dei quali partecipando a programmi organizzati dal proprio Istituto. La lingua inglese si conferma come la lingua straniera più diffusa tra i ragazzi: 52 diplomati su 100 dichiarano di avere una conoscenza “almeno buona” dell’inglese scritto. La conoscenza scritta del francese, dello spagnolo e del tedesco è decisamente più contenuta: i diplomati con conoscenza “almeno buona” sono rispettivamente il 14, il 12 e il 3%. Per quanto riguarda le competenze informatiche, la navigazione in internet è di gran lunga la più diffusa: la conoscenza di questo strumento è “almeno buona” per 86 diplomati su 100 e coinvolge nella stessa misura i diplomati di tutti i percorsi di studio. Tra i diplomati 2014, 9 studenti su 100 hanno conseguito la patente informatica europea (Ecdl).

STUDIO O LAVORO? GLI INCERTI SONO IL 15% – Alla vigilia della conclusione delle Superiori 54 diplomati su 100 intendono iscriversi all’università, 21 pensano di cercare un lavoro, 7 ritengono di riuscire a coniugare entrambe le attività. Ma 15 diplomati su cento sono incerti sul loro futuro. La quota dei diplomati incerti è particolarmente elevata (23%) nei Tecnici e nei Professionali (19%). I diplomi liceali preludono chiaramente allo studio universitario: l’86% dei diplomati nei licei classici, l’82% dei diplomati scientifici e il 73% dei linguistici intendono solo studiare. Per quanto riguarda le aspettative legate al futuro professionale, se i neodiplomati attribuiscono particolare importanza a stabilità del posto di lavoro, acquisizione di professionalità e possibilità di guadagno e carriera, mostrano, invece, scarso interesse per una professione coerente con gli studi e con i propri interessi culturali.