Allarme rosso dei sindacati sulle immissioni in ruolo

Le notizie che circolano da giorni circa il minor numero di immissioni in ruolo di docenti precari rispetto all’obiettivo di 50 mila atteso dal piano triennale, hanno messo in stato di allerta i sindacati della scuola. Oltre all’allarme lanciato da Enrico Panini della Flc-Cgil, c’è anche la presa di posizione del segretario della Cisl-scuola, Francesco Scrima, che chiede al ministro Fioroni un immediato incontro, anche perché, a suo parere, “i posti ci sono e vanno coperti con le nomine in ruolo” e che “non è più tollerabile che la scuola sia ostaggio del Ragioniere di turno”.

Le cattedre disponibili per l’assunzione a tempo indeterminato sono in numero sufficiente per dare il via libera alle 50.000 assunzioni che il mondo del precariato aspetta. Perciò invitiamo il Governo a emanare, prima delle imminenti elezioni, il decreto nei termini stabiliti sin dall’inizio“. Lo dichiara il coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, Rino Di Meglio.

Secondo il Tesoro non ci sarebbero posti disponibili a sufficienza per immettere in ruolo 50 mila insegnanti, ma “si tratta di una tesi sostanzialmente falsa – sottolinea il coordinatore della Gilda – perché le nomine a tempo determinato fatte nel 2007 sono ben superiori alle 100.000 e, quindi, più che sufficienti affinché il Governo possa rispettare gli impegni presi“.

Dai calcoli effettuati dalla Gilda degli Insegnanti, risulta che alle circa 25.000 cattedre in organico di diritto rimaste dopo le operazioni effettuate lo scorso anno, bisogna sommare le 20.000 lasciate libere per pensionamento e le oltre 5.000 di sostegno che derivano dall’applicazione della Finanziaria 2007.