Suor Anna Monia Alfieri è stata rieletta alla presidenza della Fidae della Lombardia, incarico triennale (2015-2018) al quale si era candidata sulla scorta di un intenso lavoro organizzativo, pubblicistico e di ricerca.

Nella newsletter di informazione sui lavori congressuali e di ringraziamento per la fiducia confermatale, pubblicata nel sito di Fidae Lombardia, Alfieri non ha mancato di tornare sul tema al quale ha dedicato il suo impegno anche in qualità di ricercatrice negli ultimi anni, quello della introduzione del costo standard come parametro di finanziamento della scuola pubblica, statale e paritaria.

Lo ha fatto inserendo nella newsletter un articolo a sua firma pubblicato in Iustitia (n. 4/15), rivista trimestrale di cultura giuridica fondata nel 1948, intitolato ‘Luci e ombre della riforma della scuola (l. 107/2015)’. Accanto ad alcune luci in materia di autonomia delle scuole, potenziamento dell’organico, nuovo ruolo del dirigente scolastico come leader educativo (sia pure con poteri limitati), formazione in servizio obbligatoria per i docenti, Alfieri indica anche, nella parte centrale del saggio, quello che resta a suo giudizio un vulnus nell’attuazione della Costituzione (articoli 33 e 118): il mancato rispetto in Italia della libertà di scelta educativa.

E si chiede, partendo da una citazione di Amartya Sen, “Come mai un diritto fondamentale come la libertà di scelta educativa continua ad essere di fatto negato, perché non garantito?”

Una domanda alla quale, secondo Alfieri, manca tuttora una risposta.