Tuttoscuola: Non solo statale

Agesc: ok Renzi, ma manca la libertà di scelta

Nella “Buona Scuola” annunciata nelle sue linee-guida da Matteo Renzi – dichiara il Presidente dell’AGeSC, Roberto Gontero – c’è certamente “una serie di importanti interventi su molti punti cruciali per il funzionamento del sistema di istruzione”, in particolare per quanto riguarda i docenti, la cui centralità l’Associazione ha sempre affermato. E’ giusto quindi “ridare loro dignità, premiare i loro meriti e garantire la continuità didattica e di insegnamento, eliminando perciò il precariato. Anche autonomia e nuova governance delle scuole, valutazione, alternanza scuola-lavoro, apertura alla società e aggiornamento degli insegnamenti sono obiettivi e richieste che abbiamo sempre sottoposto ai decisori politici, per cui il vederli indicati ci fa molto piacere”.

Nello stesso modo – continua  però Gontero – non possiamo non dirci delusi per la assenza di ogni riferimento e intervento per garantire la libertà di scelta della scuola da parte delle famiglie. L’autonomia senza una vera libertà di scelta dei genitori e degli studenti non funzionerà mai: si resterà all’interno di un sistema statalista monopolistico che continuerà a riprodurre i difetti presenti nel nostro sistema scolastico”. Perciò l’Agesc si impegnerà nel dibattito che ora si apre sul futuro della scuola e sulle proposte avanzate da Renzi – conclude il Presidente dell’AGeSC – “coinvolgendo il maggior numero di famiglie e augurandoci che prevalga l’idea di favorire la libertà di scelta educativa delle famiglie, condizione essenziale per garantire il miglioramento della scuola nel nostro Paese”.

Per la verità non manca nel testo governativo un’apertura nei confronti delle scuole paritarie, che saranno anch’esse sottoposte alla valutazione, come le scuole statali, con conseguenze che potrebbero comportare, si legge tra le righe, anche l’incremento del loro finanziamento attuale. Sempre, come è ovvio, che la valutazione sia positiva.

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