
“Siamo del tutto in linea con quanto esposto alle Commissioni riunite Istruzione e Cultura di Camera e Senato dal Ministro Maria Chiara Carrozza, in merito all’intenzione di potenziare il settore della scuola paritaria pubblica”. La dichiarazione è del presidente di Agesc (Associazione Genitori Scuole Cattoliche) Roberto Gontero.
Per la verità non risulta che il ministro abbia espresso la volontà di ‘potenziare’ la scuola paritaria, anche se ne ha esplicitamente riconosciuto la funzione all’interno del sistema nazionale della pubblica istruzione.
Ecco il breve passaggio che Maria Chiara Carrozza ha dedicato al problema in occasione del suo intervento di fronte alle Commissioni riunite: “L’intero finanziamento verso le 13.657 scuole paritarie italiane consiste di 500 mln di euro circa, pari all’1,2 % della spesa relativa alle scuole statali, a fronte di una platea di 1.042.000 alunni che rappresenta il 12% della popolazione scolastica. Occorre salvaguardare il carattere plurale del nostro sistema di istruzione attraverso misure volte a tutelare la qualità e l’inclusività anche delle scuole pubbliche paritarie”.
Piena legittimazione, dunque, ma nessun piano di potenziamento delle scuole paritarie.
E infatti il presidente Agesc dice che “sarebbe auspicabile che la situazione delle scuole private degli altri paesi europei, dove in modo considerevole anche le scuole non statali sono finanziate dallo Stato, finalmente potesse diventare quella italiana”. Ma aggiunge che “purtroppo ci aspetta ancora una lunga battaglia, non solo dal punto di vista economico, bensì culturale”. Da superare, dice Gontero, è l’idea, rilanciata recentemente dal ‘Comitato art. 33’, che il servizio pubblico sia esclusivamente quello erogato direttamente dallo Stato.
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