Tuttoscuola: Non solo statale

Agesc a congresso: i timori dei genitori per le scuole cattoliche

Dal 3 al 5 maggio si svolge, tra Roma e Fiuggi, il XIV Congresso nazionale dell’Agesc (Associazione Genitori Scuole Cattoliche, fondata nel 1975, www.agesc.it).

Sono preoccupati i genitori che hanno scelto per i loro figli le scuole cattoliche, quasi tutte paritarie, e non lo nascondono. Alla maggioranza di governo rimproverano di non aver mantenuto le promesse fatte nel 2001, di aver bloccato con l’ultima finanziaria i contributi alle famiglie e di aver diminuito i fondi per le scuole paritarie, “mentre nell’attuale coalizione di opposizione emergono sempre più posizioni contrarie alla libertà d’educazione e alla scuola cattolica“.

Assai interessante appare perciò la tavola rotonda organizzata dall’Agesc nel quadro dei lavori congressuali: è annunciata la presenza di esponenti di AN, Democratici di Sinistra, Lega, Forza Italia, Margherita, UDC e Udeur. Come si vede, mancano i Verdi e la Rosa nel pugno, ma probabilmente è proprio alle recenti critiche mosse in particolare da quest’ultimo partito al finanziamento delle scuole private che pensano i genitori dell’Agesc.

Peccato che nessun rappresentante dei partiti sostenitori della rigida interpretazione del “senza oneri per lo Stato” partecipi alla tavola rotonda. Sarebbe interessante capire se essi sono orientati a chiedere una modifica in senso restrittivo della legge n. 62, varata nel 2000 dal centro-sinistra, che avendo equiparato le scuole paritarie a quelle statali ai fini dell’appartenenza al “sistema nazionale di istruzione” (art. 1) ha di fatto legittimato forme di sostegno finanziario diretto e indiretto alle famiglie che si avvalgono delle scuole paritarie, molte delle quali sono cattoliche.

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