A scuola sottoterra

Seduti in terra, protetti nei cappottini, i visi seri e compresi, gli occhi che seguono i gesti e le parole della loro insegnante che illustra il libro che tiene in mano: è uno dei quadri meno drammatici della guerra in Ucraina.

Sono bambini ritratti nella metropolitana di Kiev, dove da giorni hanno trovato rifugio, come loro, migliaia di persone, donne, bambini e anziani. Gli uomini sono quasi tutti fuori a combattere.

Questo squarcio di piccola scuola improvvisata sottoterra stride con le scene, riprese all’esterno, di palazzi colpiti, di incendi, di colonne di blindati di questa guerra assurda.

Là sottoterra, in quella specie di piccola scuola improvvisata, senza banchi, senza cartelloni o immagini, i bambini non sentono gli scoppi, le deflagrazioni, il suono inquietante delle sirene, le urla dei feriti; in quell’aula senza pareti, circondati da un’umanità disorientata e incredula, quei bambini sentono soltanto le parole rassicuranti della loro maestra che cerca di allontanare ansie e paure, proteggendoli in una apparente normalità.

È un’immagine che stride con la nostra normalità, con la quotidianità della vita dei nostri bambini a scuola, protetti, sicuri, sorridenti, sereni.

È un’immagine che stride con la nostra certezza e il nostro impegno per assicurare ai nostri bambini, a casa e a scuola, un futuro sicuro, una formazione che li aiuti a camminare, da persone libere, nella strada della vita.

Non sappiamo se la stessa certezza per il loro futuro la potranno avere anche i bambini della scuola improvvisata sottoterra.

Non dipenderà soltanto da loro o dalla loro insegnante avere la certezza per un futuro che assomigli il più possibile a quello dei nostri bambini.

Potrebbe dipendere anche da noi e da milioni di persone di tutto il mondo, in un grande abbraccio di solidarietà, aiutare quei bambini e migliaia di loro compagni a trovare la strada della vita per un futuro di pace.

Ma per farlo, non si può rimanere fermi, come semplici spettatori forse commossi, a guardare questo quadretto di scuola sotterranea improvvisata.  

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