
Università del Sud: calo di immatricolazioni, speriamo che il peggio sia alle spalle…
Giovedì 5 maggio p.v. alle ore 9.30 presso la sala “Aldo Moro” di Palazzo Montecitorio verrà presentato il libro “Università in declino. Un’indagine sugli atenei da Nord a Sud” di Gianfranco Viesti, con la partecipazione degli onorevoli Pino Pisicchio, Flavia Piccoli, e Gianfranco Giorgetti.
Non passa ormai mese senza una nuova classifica delle università. Il 5 maggio è la volta del Rapporto annuale che la Fondazione Res dedica all’istituzione universitaria. La ricerca condotta dal prof. Gianfranco Viesti mette sotto la lente le università italiane, dando conto della qualità della ricerca, della didattica, del trasferimento tecnologico, dell’internazionalizzazione, delle forme di finanziamento.
Una fotografia opportuna e tempestiva che ha l’obiettivo di indagare gli esiti formativi degli studenti universitari, di documentare il divario tra gli atenei del Nord e del Sud, il costante calo di immatricolazioni nelle regioni del Sud a favore di altre regioni del Paese. Ciò significa che la proporzione degli italiani disposti ad investire tempo e denaro sull’istruzione universitaria è sempre più ristretta.
Ovviamente sulla contrazione delle iscrizioni incide anche il calo demografico, che negli ultimi decenni ha inciso profondamente sulla popolazione studentesca universitaria, nonché la retribuzione dell’impegno professionale del laureato che guadagna poco più di un diplomato. Molti con il passaggio alla maggiore età preferiscono un lavoro subito, piuttosto che perdere altro tempo prezioso sui libri, con mancati introiti che poi hanno ricadute anche sul trattamento previdenziale. Una scelta razionale da un punto di vista strettamente contabile.
La differenza tra Nord e Sud è determinata da molti fattori ed in particolare dalle condizioni economico-sociali delle famiglie, dalla facilità di accesso nel mercato del lavoro, e l’elenco potrebbe continuare. Il rapporto offre utili elementi di conoscenza sulle cause, sui processi che hanno portato alla divaricazione tra Nord e Sud. Molte le questioni da risolvere in un’ottica che tenga conto di dove e come cresce la popolazione.
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