Competenze trasversali dalla scuola dell’infanzia: innovazione pedagogica, strumenti rigorosi e riconoscimento istituzionale al X Seminario INVALSI

Dal 19 al 21 novembre scorso si è svolto a Roma il X Seminario INVALSI, un evento che ha confermato con forza come le competenze trasversali siano ormai al centro della didattica italiana, e che il loro sviluppo debba iniziare fin dalla scuola dell’infanzia. Questo riconoscimento rappresenta un’evoluzione fondamentale nel modo di concepire l’educazione, andando oltre la semplice trasmissione di contenuti per puntare allo sviluppo integrale delle capacità di attenzione, regolazione emotiva, cooperazione e benessere dei bambini.

Sul piano pedagogico, il Seminario ha dato rilievo a un approccio innovativo che integra pratiche educative attente alle emozioni e alle relazioni, con strumenti di autovalutazione che coinvolgono   attivamente gli stessi bambini come protagonisti del proprio percorso di crescita. Va sottolineato come queste pratiche, spesso percepite come astratte o difficili da misurare, siano state invece accompagnate da un sistema rigoroso di osservazioni strutturate e rubriche, capaci di restituire dati concreti sull’evoluzione delle competenze trasversali.

La ricerca-sperimentazione “Costruire e Misurare Competenze Trasversali”, che quest’anno ha incluso anche la fascia dell’infanzia con l’esperienza “Yoga del Sorriso + autovalutazione”, condotta da Paola Daniela Virgilio, Vincenza Mione e Ornella Campo, rappresenta un esempio concreto di questa integrazione tra teoria e pratica. Realizzata in collaborazione con oltre cinquanta istituti su tutto il territorio nazionale, la sperimentazione ha coinvolto 31 sezioni con 290 bambini di 5 anni, ottenendo risultati significativi come una riduzione del 32% dei conflitti verbali, un aumento del 23% dell’attenzione, e una capacità di autoregolazione emotiva raggiunta da due terzi dei piccoli partecipanti. Inoltre, il 79% delle sezioni ha integrato stabilmente questo modello nel proprio curricolo, mentre il benessere percepito è cresciuto del 28% secondo il Rapporto di Autovalutazione (RAV) per l’infanzia.

Questi dati non solo testimoniano l’efficacia didattica del modello, ma evidenziano anche l’importanza di adottare una pedagogia professionale, metodica e scientificamente fondata, capace di incidere concretamente sulla qualità dell’educazione. Come Presidente Nazionale dell’ANPE (Associazione Nazionale Pedagogisti Italiani), che si impegna da sempre per la costituzione dell’Ordine delle Professioni Pedagogiche ed Educative, accolgo con entusiasmo questi esiti che rafforzano il ruolo strategico dei pedagogisti nell’innovazione educativa e nella diffusione delle competenze trasversali.

Dal punto di vista istituzionale, il Seminario rappresenta un momento di svolta, chiudendo un cerchio ideale iniziato con il precedente IX Seminario INVALSI, che aveva aperto un dibattito pubblico sull’importanza del “Cantiere Pedagogico” e sulla necessità di misurare efficacemente le competenze trasversali. Ora si dispone di un modello osservabile, validato e diffuso, che può trasformare concretamente la scuola dell’infanzia italiana, restituendo centralità al benessere e allo sviluppo socio-emotivo come prerequisiti imprescindibili per il successo formativo.

L’ANPE continua a impegnarsi per collaborare con le istituzioni e assicurare finalmente un riconoscimento politico e formale alla professione pedagogica. Questa riconoscenza è fondamentale non solo per valorizzare la professionalità educativa, ma anche per sostenere e diffondere modelli innovativi, affinché tutte le scuole italiane possano beneficiare di pratiche che promuovono competenze trasversali già nei primi anni di formazione.

In sintesi, il X Seminario INVALSI segna un passaggio decisivo verso un sistema educativo più inclusivo, consapevole e umano, in cui la complessità della persona viene riconosciuta e valorizzata attraverso modelli didattici rigorosi e sostenuti da una strategia istituzionale chiara. Questo è il percorso necessario per preparare i bambini di oggi a essere cittadini competenti, autonomi e felici nel complesso mondo di domani.

*Presidente Nazionale ANPE

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