DigComp 3.0 è arrivato

Di Stefano Kluzer

Oggi, la Commissione Europea (CE) pubblica la nuova versione 3.0 del Quadro europeo delle competenze digitali dei cittadini, noto come DigComp. A quasi quattro anni dal precedente DigComp 2.2 (pubblicato in marzo 2022) e dopo due anni di lavoro, con centinaia di esperti e portatori di interesse consultati, la versione in inglese del DigComp 3.0 è disponibile sul sito del Centro Comune di Ricerca (Joint Research Center, JRC) della CE, che ha curato da sempre la creazione e poi l’aggiornamento del Quadro.

Cosa ha motivato questa revisione

L’ultima revisione del DigComp è dovuta in larga misura, ma non solo, alla diffusione di massa della cosiddetta intelligenza artificiale generativa basata sui Large Language Model (LLM). ChatGPT, il chatbot IA creato da OpenAI, primo di una lunga serie di prodotti di questa branca dell’IA, è stato lanciato il 30 novembre 2022, quindi pochi mesi dopo l’uscita del DigComp 2.2. E’ diventato una delle app per consumatori con la crescita più rapida della storia, raggiungendo oltre 100 milioni di utenti in soli due mesi. In poco tempo, ha anche iniziato a cambiare profondamente -in modi non sempre facili da capire- le caratteristiche e il significato stesso di competenza digitale in molti ambiti, rappresentando una sfida importante per chi ha lavorato sulla revisione del DigComp.

Oltre ai cambiamenti tecnologici, DigComp 3.0 è nato dalla volontà di inserire nella competenza digitale la conoscenza dei principi, diritti e altre implicazioni che scaturiscono da atti politici e legislativi europei sul digitale, tra i quali il Digital Services Act (2022), la Dichiarazione europea sui diritti e i principi digitali (2023) e l’AI Act (2024). Le competenze digitali rimangono prioritarie nell’agenda europea, in quanto tali (Piano d’azione per l’istruzione digitale) e nelle politiche generali per lo sviluppo delle competenze con l’apprendimento continuo (vedi ad es., Unione delle Competenze e Action Plan on Basic Skills).

Queste motivazioni hanno portato a dare priorità alle seguenti tematiche nel DigComp 3.0:

  • Competenze in materia di IA (compresa l’IA generativa)
  • Benessere negli ambienti digitali
  • Competenze in materia di sicurezza informatica (cybersecurity)
  • Diritti, libertà di scelta e responsabilità dei cittadini rispetto al digitale
  • Competenze per affrontare la mis- e disinformazione e le minacce alla democrazia

Infine, un forte impulso a sviluppare nuovi obiettivi di apprendimento, che come vedremo è il principale elemento di novità del DigComp 3.0, è venuto dallo Studio di fattibilità per il certificato europeo della competenza digitale che ha raccomandato di fornire maggiori dettagli nel Quadro per facilitare l’applicazione coerente del DigComp in quello e altri ambiti.

Gli elementi di continuità

Diciamo subito che DigComp 3.0 ha mantenuto la struttura generale del quadro di riferimento: cinque aree di competenza, 21 competenze specifiche, articolate su 4 macro-livelli di padronanza.

Nel processo di revisione, il JRC ha cercato da subito un equilibrio tra necessità di aggiornamento e desiderio di ‘non cambiare troppo’. DigComp è sempre più utilizzato in Europa e nel mondo (ad es., il governo federale australiano lo ha adottato a maggio 2025 come quadro di riferimento per formare i suoi dipendenti sul digitale). Si è voluto quindi evitare di costringere chi ha investito su di esso a rivedere più di tanto quanto già fatto. Si pensi a chi ha sviluppato col DigComp politiche e risorse educative, strumenti e servizi di misurazione e certificazione della competenza digitale e altre iniziative.

Altra caratteristica immutata, è la ‘neutralità tecnologica’ del Quadro. DigComp minimizza i riferimenti a tecnologie e prodotti specifici per evitare un’obsolescenza più rapida di quella inevitabile in un mondo in continua trasformazione come quello del digitale e per facilitarne l’adozione e adattamento in contesti molto diversi. In relazione all’IA, ad esempio, si è evitato di riferirsi alla sola IA generativa, in quanto in rapidissima evoluzione e perché anche altre branche dell’IA hanno un impatto sugli strumenti e servizi digitali che usano i cittadini.

Le principali novità del DigComp 3.0

Se la struttura generale del Quadro è rimasta invariata, le novità del DigComp 3.0 sono le seguenti:

  • La revisione parziale dei titoli e soprattutto dei descrittori delle 5 aree e 21 competenze specifiche.
  • Una nuova descrizione generale dei livelli di padronanza, ora rinominati Base (prima in inglese era Foundation ora Basic), Intermedio, Avanzato, e Altamente avanzato (prima era Altamente specializzato). Nuove dichiarazioni (statements) di competenza per ciascuna competenza e livello di padronanza (circa 350 in tutto), concettualmente coerenti e ‘mappabili’ con la versione 2.2.
  • Gli oltre 500 nuovi obiettivi di apprendimento (learning outcomes) che descrivono in modo più dettagliato il legame tra competenze, livelli di padronanza e i tre componenti della competenza digitale secondo il DigComp, cioè conoscenze, abilità e attitudini.
  • L’integrazione sistematica e trasversale nel Quadro delle competenze di IA, partendo da quanto già presente nel DigComp 2.2 e aggiungendo le novità recenti di questa tecnologia e sue applicazioni.

Da evidenziare, inoltre, l’importanza data dal JRC all’applicazione pratica del Quadro, con la proposta di risorse che intendono facilitarne l’adozione (a partire dalla traduzione in altre lingue) e l’utilizzo, anche sfruttando modalità automatiche:

  • un glossario di oltre 120 termini e definizioni (all’interno del rapporto DigComp 3.0)
  • la versione open-linked data e machine-readable dei contenuti cosiddetti ‘tabellari’ del Quadro (titoli, descrittori, dichiarazioni di competenza e obiettivi di apprendimento), in formato JSON (file scaricabile a parte)
  • la versione editabile del file del rapporto DigComp 3.0 (oltre a quella .pdf) e di nuovi i contenuti tabellari in versione foglio di calcolo (file scaricabili a parte)
  • informazioni esplicative di facile comprensione del nuovo Quadro sulla pagina dedicata al DigComp del sito web del JRC.

Nei prossimi giorni, con il rapporto DigComp 3.0 in mano, approfondiremo queste novità.

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