Maturità 2026, ecco termini e modalità per candidati interni ed esterni
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha pubblicato la nota con cui disciplina la presentazione delle domande per l’esame di maturità 2025/2026 (nuova denominazione introdotta dal d.l. 127/2025, conv. in l. 164/2025). Di seguito una guida operativa per scuole, studenti e famiglie con scadenze, chi può partecipare e come. Restano alcuni punti critici – in particolare per i candidati esterni – su adempimenti e tempistiche che richiederanno attenzione organizzativa da parte degli Uffici scolastici regionali e delle scuole sede d’esame.
Maturità 2026: scadenze principali
– Interni – studenti dell’ultima classe: 12 dicembre 2025
Esterni: 12 novembre – 12 dicembre 2025 (istanze via procedura online MIM con SPID/CIE/eIDAS)
Abbreviazione per merito (penultima classe): 2 febbraio 2026
Domande tardive esterni per gravi motivi: entro 2 febbraio 2026
Ritiro dalle lezioni e domanda come esterno: entro 24 marzo 2026
Integrazione attività “Formazione scuola-lavoro” svolte dopo la domanda: fino al 30 marzo 2026 (documentazione alla scuola entro 20 aprile 2026)
Chi sono i candidati interni della Maturità 2026
– Ultima classe dei percorsi di secondo grado del Sistema nazionale: ammissione decisa dallo scrutinio del consiglio di classe (art. 13 d.lgs. 62/2017).
Equiparati interni: diplomati professionali quadriennali “Tecnico” (IeFP) che abbiano frequentato positivamente il corso annuale ex art. 15, c. 6, d.lgs. 226/2005 (in Lombardia, assegnazione a classi di istituto professionale statale e scrutinio finale presso l’istituto assegnato).
Abbreviazione per merito (penultima classe): ammessi, a domanda, se in possesso dei requisiti di eccellenza previsti (media ≥8/10 in tutte le discipline e nel comportamento allo scrutinio della penultima classe; ≥7/10 in ciascuna disciplina e ≥8/10 nel comportamento nei due anni precedenti; nessuna non ammissione). Non consentita nei corsi quadriennali e nei percorsi di secondo livello per adulti.
Candidati esterni Maturità 2026: chi può accedere e quando
Finestra di domanda: 12 novembre – 12 dicembre 2025, tramite procedura informatizzata MIM. Possibili tre preferenze di istituzione scolastica (non vincolanti per l’USR).
Requisiti (art. 14 d.lgs. 62/2017)
Può presentare domanda chi:
a) compie 19 anni nell’anno solare dell’esame e ha assolto l’obbligo di istruzione;
b) possiede il diploma di primo grado da un numero di anni almeno pari alla durata del corso prescelto;
c) possiede un titolo di scuola secondaria di durata almeno quadriennale del previgente ordinamento o un diploma professionale di Tecnico (d.lgs. 226/2005);
d) ha cessato la frequenza dell’ultimo anno prima del 15 marzo 2026.
(La stessa soglia del 15 marzo vale anche per chi proviene da classi precedenti e soddisfa i requisiti a) o b).)
“Formazione scuola-lavoro” (ex PCTO): requisito obbligatorio
Per l’ammissione gli esterni devono documentare attività di “Formazione scuola-lavoro” o attività assimilabili pari ad almeno i tre quarti del monte ore previsto dall’indirizzo scelto (d.m. 226/2024). È possibile integrare le esperienze svolte fino al 30 marzo 2026 presentando i documenti entro il 20 aprile 2026 alla scuola di assegnazione.
Esenzione documentazione qualifica: non richiesta per gli indirizzi di istruzione professionale del vigente ordinamento.
Esame preliminare
Obbligatorio per gli esterni privi di promozione all’ultima classe (o che non hanno frequentato l’ultimo anno pur avendone l’idoneità). Accerta la preparazione su tutte le discipline degli anni mancanti e dell’ultimo anno; si supera con almeno 6/10 in ciascuna prova. Il superamento vale come idoneità all’ultima classe anche se poi l’esame di maturità non viene superato.
I candidati con carriere del previgente ordinamento sostengono comunque il preliminare sulle parti non coincidenti con l’attuale ordinamento.
Dove e come si viene assegnati
Gli USR distribuiscono gli esterni tra scuole statali e paritarie, garantendo omogeneità territoriale: il numero di esterni non può superare il 50% degli interni per commissione, con massimo 35 candidati totali (art. 16, c. 4, d.lgs. 62/2017). Possibili deroghe motivate per svolgere l’esame in altro comune/provincia della stessa regione o fuori regione, in presenza di gravi ed eccezionali situazioni personali.
Maturità 2026: casi in cui l’accesso da esterno non è previsto
– Corsi quadriennali;
Percorsi di secondo livello per adulti;
Indirizzi di cui all’art. 3, c. 2, DPR 89/2010 (in attesa di disciplina specifica);
Sezioni EsaBac ed EsaBac techno;
Province autonome di Trento e Bolzano per l’esame collegato al corso annuale ex art. 15, c. 6, d.lgs. 226/2005 (salvo chi era già stato ammesso e non ha superato l’esame, comunque con preliminare).
Inoltre non si possono ripetere esami della stessa tipologia/indirizzo già superati positivamente (con eccezioni limitate per istituti professionali quando l’indirizzo vigente differisce per quadro orario e/o codici ATECO/NUP).
Pagamenti: tassa d’esame e contributo per prove di laboratorio
– Interni: la tassa d’esame è richiesta dalla scuola al momento della domanda.
Esterni: pagamento della tassa tramite Pago In Rete (o bollettino se non si può usare la procedura online)
Contributo per prove pratiche di laboratorio (se dovuto) versato all’istituto di assegnazione, nella misura deliberata dal consiglio d’istituto e legata ai costi effettivi. Rimborso se le prove non si svolgono; trasferimento del contributo in caso di cambio scuola.
Maturità 2026: cosa devono fare adesso scuole e studenti
Per gli studenti interni
– Presentare domanda entro 12 dicembre 2025 alla propria scuola.
– Chi ritiene di avere i requisiti per l’abbreviazione per merito presenti domanda entro 2 febbraio 2026.
Per i candidati esterni
– Registrarsi e presentare l’istanza sul portale MIM tra 12 novembre e 12 dicembre 2025, allegando:
– scelte (max 3 scuole preferite),
– lingue straniere presentate,
– documentazione “Formazione scuola-lavoro”/assimilabili già svolte.
– Completare le attività mancanti entro 30 marzo 2026 e consegnare gli attestati alla scuola entro 20 aprile 2026.
– Prepararsi all’eventuale esame preliminare sulle discipline degli anni da colmare e dell’ultimo anno.
Per i dirigenti scolastici
– Verificare i requisiti dei candidati esterni assegnati dall’USR e svolgere i controlli sulle dichiarazioni sostitutive (art. 71 dPR 445/2000).
– Comunicare all’USR eventuali irregolarità non sanabili e ogni variazione di elenchi e nominativi.
Le novità da tenere d’occhio
– La denominazione “esame di maturità” è reintrodotta a livello normativo (d.l. 127/2025).
– Le esperienze di PCTO sono rinominate “Formazione scuola-lavoro” e, per gli esterni, contano in modo determinante ai fini dell’ammissione (soglia dei 3/4 del monte ore).
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