EnBiScuNS operativo: un bando da 500 mila euro per sostenere la genitorialità nelle scuole non statali

Parte ufficialmente l’attività dell’EnBiScuNS, l’Ente Nazionale della Scuola Non Statale, nato dalla collaborazione tra ANINSEI Confindustria e Federazione UIL Scuola RUA nell’ambito della bilateralità prevista dall’art. 3 del CCNL 2024-2027. Il primo atto concreto è un bando dedicato al sostegno della genitorialità per l’anno scolastico 2024/2025, destinato alle lavoratrici e ai lavoratori delle scuole non statali con contratto ANINSEI. “Con questo bando, il primo di una proficua serie che auspichiamo, avviamo l’attività dell’EnBiScuNS,” dichiara Enrico Pizzoli, presidente nazionale di ANINSEI Confindustria. “Abbiamo voluto iniziare proprio da un’iniziativa a favore dei lavoratori, per dimostrare quanto la scuola non statale tenga concretamente al benessere delle proprie persone.”

500 mila euro per le famiglie dei lavoratori

Il bando mette a disposizione 500 mila euro complessivi, da destinare a contributi a titolo di rimborso spese per le famiglie. Come spiega Luigi Sepiacci, presidente dell’EnBiScuNS, “sono previste misure diversificate in base alle situazioni familiari, con contributi fino a 1.000 euro per ciascun lavoratore con figli minori, e fino a 1.500 euro per chi ha nel nucleo familiare minori con disabilità”.

Le domande possono essere presentate entro il 31 marzo 2025 alle ore 18.00 compilando il modulo disponibile sul sito ufficiale dell’EnBiScuNS.

📄 Bando completo: link diretto al bando
📝 Domanda di partecipazione: compila qui il modulo

Un segnale concreto per la comunità educativa

L’iniziativa rappresenta un segnale importante di attenzione verso il personale della scuola non statale, un settore che spesso fatica a ottenere riconoscimento e tutele adeguate. La scelta di partire dal tema della genitorialità evidenzia la volontà delle parti sociali di mettere al centro la persona e la conciliazione tra vita e lavoro, aspetti sempre più cruciali per la sostenibilità del sistema educativo.

Come sottolineano i promotori, l’obiettivo è quello di creare una rete di supporto reale e continuativo, capace di accompagnare le lavoratrici e i lavoratori della scuola non statale non solo sul piano contrattuale, ma anche in quello sociale e familiare.

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