Paritarie: il protocollo informatico è obbligatorio già da settembre? Conseguenze 

L’anno scolastico che sta iniziando in questi giorni dovrebbe essere l’anno zero per l’effettivo avvio del contrasto ai diplomifici, grazie, soprattutto, alle nuove disposizioni normative che, dopo mesi di rinvii e attese, sono arrivate con il decreto-legge 45/2025, convertito, con integrazioni, dalla legge 79 del giugno scorso.

Il 2025-26, dunque, dovrebbe segnare l’anno zero. Ma già una prima disposizione, quella che non può consentire di recuperare con l’esame di idoneità più di un anno scolastico, rischia di non essere applicata subito anche per il ritardo di emanazione del decreto ministeriale che avrebbe dovuto definirne le modalità di attivazione dal 1° settembre 2025.

La nuova legge prevede per le scuole paritarie anche l’obbligo di adottare sia il registro elettronico che il protocollo informatico, in sostituzione di quelli cartacei che, come accertato anche nei controlli ispettivi, si prestavano a contraffazioni.

Il decreto-legge ne prevedeva l’adozione a decorrere dall’anno scolastico successivo all’entrata in vigore della legge, cioè, dal 2025-26. In sede di conversione in legge, il Parlamento ha voluto aggiungere un rafforzativo: “a decorrere dall’anno scolastico 2025-26”.

In questi casi, la legge non ha previsto esplicitamente l’emanazione di uno specifico decreto ministeriale applicativo, come, invece, è stato disposto per la modifica degli esami di idoneità; pertanto, la disposizione di introduzione dei due strumenti elettronici dalla decorrenza precisata dovrebbe trovare applicazione direttamente, senza ulteriori filtri amministrativi. Dovrebbe.

Tuttavia, poiché il Ministero normalmente accompagna ogni nuova norma di legge con un decreto ministeriale di applicazione, ci si chiede se, anche per l’attivazione effettiva dei due strumenti, verrà emanato un apposito decreto o, comunque, una nota ministeriale che ne preveda l’avvio effettivo.

Se non sarà così e la legge per il momento dovesse rimanere in stand-by, il protocollo, in particolare, rimarrebbe in formato cartaceo, consentendone un utilizzo libero, proprio nella fase delicata di avvio dell’anno scolastico, con possibili registrazioni in entrata o in uscita di atti senza controllo, come ad esempio, iscrizioni di alunni, esami di idoneità, ecc.

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