Il 20 giugno, a poche ore dallo svolgimento della prima prova scritta dell’esame di Stato, il Tar del Lazio ha accolto la richiesta di sospensiva, presentata d’urgenza nello stesso giorno da parte dei legali di 323 candidati privatisti che il CSA di Roma, in base alle recenti disposizioni, aveva dirottato su istituti statali.

Il Tar, sospendendo il provvedimento dell’amministrazione “per danno grave e irreparabile“, ha consentito ai candidati di sostenere l’esame presso l’istituto paritario in cui avevano presentato domanda per l’esame.

Gli istituti paritari romani che hanno dovuto aggiungere tanti banchi in più per gli esaminandi sono il “Nobel”, il “Rousseau” e il “De Nicola”.

Altri 5 privatisti di Taranto hanno ottenuto il medesimo beneficio.

I 328 dell’ultima ora vanno ad aggiungersi alle centinaia di altri privatisti a cui il Tar, con uguale motivazione, aveva concesso di sostenere le prove d’esame nella sede dell’istituto, anziché in altro istituto statale assegnato d’ufficio dal CSA.