Dai docenti tutor alla reintroduzione dei giudizi alla primaria: due anni di governo in 10 punti

Due anni di governo in 10 punti. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito diffonde un documento in cui elenca tutte le azioni messe in campo dal ministro Giuseppe Valditara: si parte dalle figure dei tutor e degli orientatori, si passa alla riforma della formazione tecnico professionale e all’introduzione del liceo del Made in Italy.

1. TUTOR E ORIENTATORI

Introdotte e divenute operative le nuove figure di docente tutor e docente orientatore, a supporto delle circa 70.000 classi del secondo biennio e dell’ultimo anno delle superiori. Già per l’anno scolastico 2023/24, a gennaio 2024 risultava che le scuole secondarie di secondo grado avevano completato le nomine dei docenti tutor e orientatori incaricando il 98% dei tutor previsti, vale a dire 36.908 su 37.708, e il 95% di orientatori, pari a 2.604 su 2753. Sono stati 59 mila gli insegnanti che hanno deciso di frequentare i corsi di formazione organizzati in collaborazione con Indire a partire da settembre 2023.
Grazie a un finanziamento di 150 milioni di euro i docenti tutor e orientatore sono retribuiti con compensi ad hoc per l’attività svolta, altresì riconosciuta con un punteggio di servizio specifico.
Il CCNL del Comparto Istruzione e Ricerca firmato il 18 gennaio 2024 ha reso strutturali le due figure.

Al fine di personalizzare la didattica è partito quest’anno, in via sperimentale, per 15 scuole in 4 regioni l’utilizzo dell’intelligenza artificiale nell’attività di insegnamento.

2. RIFORMA DELLA FORMAZIONE TECNICO-PROFESSIONALE E MADE IN ITALY

Approvato in via definitiva il Ddl di riforma dell’istruzione tecnico-professionale, che ha introdotto il modello della filiera del 4+2. Al Sud l’adesione di numerose scuole alla sperimentazione dei percorsi quadriennali di istruzione e formazione tecnologico-professionale, conferma la volontà di riscatto di tante realtà alle quali questa riforma darà un’ulteriore leva per lo sviluppo.

L’avvio della sperimentazione della filiera tecnologico-professionale “4+2” ha registrato l’adesione di 171 scuole, superando anche le attese, soprattutto tenuto conto del fatto che sono state acquisite a gennaio 2024, a poche settimane dal decreto istitutivo della sperimentazione, emanato il 7 dicembre 2023.
In coerenza con l’istituzione della nuova filiera si è promossa la creazione del nuovo percorso liceale del Made in Italy ritenuto parte qualificante del percorso di valorizzazione, promozione e tutela delle eccellenze italiane, fornendo agli studenti la possibilità di approfondire gli scenari storici, geografici, artistici e culturali dello sviluppo industriale e del tessuto produttivo italiani, ma anche di proiettarsi nel futuro con una solida formazione di base soprattutto nei campi economico, giuridico e tecnologico.

3. AUMENTI PER IL PERSONALE. RIPARTONO I CONCORSI. WELFARE PER IL PERSONALE DELLA SCUOLA

Raggiunto nel 2022 dal Ministro con i sindacati l’accordo politico per la definizione economica del CCNL 2019-202. L’accordo ha portato alla firma in Aran prima della relativa Ipotesi di CCNL, il 14 luglio 2023, quindi alla firma definitiva, 18 gennaio 2024.
L’accordo ha consentito di rendere subito erogabili gli aumenti ed è stato reso possibile dalla decisione del Ministro di mettere a disposizione della contrattazione per il rinnovo del CCNL 300 milioni di euro, che erano stati stanziati dalla legge di bilancio 2022 per finanziare invece microprogetti. Ciò ha determinato un aumento medio per il personale docente pari a 124 euro al mese. L’accordo di novembre 2022 ha inoltro condotto a un ulteriore incremento stabile della Retribuzione Professionale Docenti, che ha portato a un valore rideterminato complessivo che va da 194,80 euro a 304,30 euro al mese e il Compenso Individuale Accessorio da 79,40 euro a 87,50 euro. A ciò si aggiunge anche un incremento del 10% delle retribuzioni delle ore aggiuntive
per i docenti finanziato con il citato fondo miglioramento offerta formativa.

Quanto alla dirigenza scolastica il 7 agosto 2024 è stato sottoscritto definitivamente il relativo CCNL 2019-21.

Nel recente decreto-legge 31 maggio 2024, n. 71 (“Sport e scuola”) è stato introdotto un nuovo modello di valutazione per i dirigenti scolastici in grado di misurare la loro attività sulla base di parametri di merito, secondo gli esempi più virtuosi indicati per tutto il comparto pubblico, in un sistema oggettivo e trasparente, sulla base di obiettivi definiti e misurabili, consentendo il riconoscimento della retribuzione di risultato in base al raggiungimento degli obiettivi assegnati e un modello che sarà definito con un decreto del Ministro, con il coinvolgimento dei sindacati.

Avviate poi importanti procedure di reclutamento del personale della scuola, segnando così una stagione di ripartenza dei concorsi e, in particolare:

• si sono svolti i concorsi ordinari per il reclutamento di 44.654 docenti di tutti gli ordini di scuola, le cui immissioni in ruolo si sono avviate ad agosto per concludersi entro dicembre 2024;
• si è svolto il primo concorso per il reclutamento di 1740 docenti di educazione motoria nella scuola primaria per garantire il nuovo insegnamento introdotto nelle ultime due classi della scuola primaria. Le assunzioni in ruolo sono state completate ad agosto scorso;
• banditi due concorsi per il reclutamento di dirigenti scolastici, per complessivi 979 posti, di cui uno terminato e l’altro in fase di svolgimento;
• all’esito dell’Intesa del 9 gennaio 2024 tra Il Ministro e il Presidente della Conferenza episcopale italiana, sono stati banditi due concorsi per l’insegnamento della religione cattolica per complessivi 6.428 posti, a distanza di venti anni dall’ultimo concorso che si è svolto nel 2004.

Promosso un “Piano sperimentale di welfare” a seguito della sottoscrizione di accordi con diversi operatori economici, rivolto a circa un milione e duecentomila beneficiari, consentendo al personale scolastico di fruire di una serie di agevolazioni nei settori del trasporto, ferroviario e aereo, nel settore bancario e in quello alimentare.

4. LINEE GUIDA SULL’EDUCAZIONE CIVICA, DIVIETO DI USO DEL CELLULARE E LINEE GUIDA STEM

Firmato, il 7 settembre scorso, il decreto recante le Linee guida per l’insegnamento dell’Educazione civica. Già dal corrente anno scolastico 2024/25 i curricoli di Educazione civica si riferiranno ai traguardi e agli obiettivi di apprendimento definiti a livello nazionale, come individuati dalle nuove Linee guida, che sostituiscono le precedenti. Nell’arco delle 33 ore annuali previste per la disciplina, i docenti potranno proporre attività che sviluppino conoscenze e abilità relative all’educazione alla cittadinanza, all’educazione alla salute e al benessere psicofisico e al contrasto delle dipendenze, all’educazione ambientale, all’educazione finanziaria, all’educazione stradale, all’educazione digitale e all’educazione al rispetto.

Relativamente all’uso del cellulare nelle scuole già il 19 dicembre 2022 il Ministro aveva diramato una circolare con le indicazioni sull’utilizzo dei telefoni cellulari e di analoghi dispositivi elettronici nelle classi, chiarendo il divieto di utilizzare il cellulare durante le lezioni, in quanto elemento di distrazione, propria e altrui, e di mancanza di rispetto verso i docenti.
Con la successiva circolare, del 24 luglio 2024, è stato vietato il cellulare anche per finalità didattiche sia nelle scuole primarie che in quelle secondarie di I grado. Con la stessa circolare si è disposto l’obbligo di tornare ad utilizzare il diario cartaceo per gli studenti di primarie e secondarie di I grado al fine di responsabilizzarli, renderli autonomi dai genitori ed evitare l’impiego del cellulare.

Il Ministro ha inoltre approvato, con decreto del 15 settembre 2023, le Linee guida per le discipline STEM, per introdurre nel piano triennale dell’offerta formativa delle scuole azioni dedicate a rafforzare le competenze matematiche-scientifiche-tecnologiche e digitali attraverso metodologie didattiche innovative. Per le disciplina STEM, inoltre, per l’attuazione della relativa riforma PNRR, sono stati investiti sinora 950 milioni di euro e attivati 6.627 percorsi formativi.

5. POLITICHE PER L’INCLUSIONE: ALUNNI CON DISABILITÀ E STUDENTI STRANIERI. AZIONI PER IL CONTRASTO ALLA DISPERSIONE SCOLASTICA, ALL’ABBANDONO E A SUPPORTO DELLE FAMIGLIE NEL PERIODO ESTIVO. LIBRI DI TESTO E VIAGGI DI ISTRUZIONE

Con il decreto-legge 22 giugno 2023, n. 75 (“PA bis”), convertito dalla legge 10 agosto 2023, n. 112, al fine di garantire la continuità didattica si era già stabilito che i docenti neoassunti sul sostegno debbano rimanere per almeno 3 anni su quella cattedra.
E con il suindicato decreto-legge n. 71 del 31 maggio scorso si è intervenuti introducendo, in aggiunta all’offerta formativa delle Università, una nuova offerta formativa di specializzazione sul sostegno, erogata da Indire e rivolta ai docenti precari che da anni già svolgono questo ruolo, per quanto privi di specializzazione, formazione i cui contenuti saranno definiti previa consultazione dell’Osservatorio per l’inclusione e mireranno a una specializzazione adeguata alle esigenze degli studenti. L’intervento si rivolge ad una platea di circa 85 mila docenti che l’attuale sistema di specializzazione, fornito dalle università, non è riuscito ad intercettare.
Nel decreto-legge è stata poi introdotta la possibilità, su richiesta della famiglia dell’alunno con disabilità, di ottenere la conferma del docente precario di sostegno in servizio nel precedente anno scolastico, conferma che mira a garantire la continuità didattica. Nel provvedimento si punta anche ad ampliare l’organico dei docenti di sostegno specializzati.

Per gli studenti di origini straniere che non possiedono un adeguato livello di conoscenza della lingua italiana, e che mantengono gravi deficit di conoscenza della lingua nel percorso successivo, si prevede l’obbligo per le scuole, all’atto dell’iscrizione, di verificare il grado di conoscenza della lingua italiana dello studente neoarrivato in Italia. Le scuole, già da questo anno scolastico,
hanno l’obbligo di assicurare il potenziamento dell’apprendimento della lingua italiana accedendo a finanziamenti PON; contestualmente si è avviato un percorso che porterà, attraverso la rimodulazione degli organici, a introdurre, dal prossimo anno scolastico, per le classi con un numero di studenti stranieri neoarrivati in Italia, e con deficit nella lingua pari o superiore al 20%, un docente con una formazione ad hoc, che insegnerà italiano in modo potenziato agli studenti stranieri che non hanno adeguata competenza.

Con il Piano “Agenda Sud”, promosso dal Ministro con proprio decreto del 30 agosto 2023, è stato realizzato un importante investimento sulla scuola e sul contrasto alla dispersione scolastica nelle regioni del Mezzogiorno e sulla riduzione dei divari territoriali, soprattutto nelle aree più a rischio, partendo già dalla scuola primaria. Il Piano ha coinvolto oltre 2.000 scuole del Mezzogiorno, con complessivi 325 milioni di euro per il contrasto alla dispersione e riduzione dei divari negli apprendimenti, il potenziamento delle competenze di base e trasversali, la retribuzione delle ore aggiuntive al personale scolastico impegnato nell’attuazione dei progetti didattici, le attività laboratoriali (sport, teatro, musica, educazione alla cittadinanza e al rispetto) per l’apertura delle scuole oltre l’orario scolastico. Il piano dedica una particolare attenzione a 245 scuole individuate direttamente dall’Invalsi sulla base delle rilevazioni nazionali, per le quali sono previste le seguenti ulteriori misure: docenti aggiuntivi per le scuole secondarie di I e II grado; accompagnamento e supporto costante da parte del Ministero tramite Indire e Invalsi; formazione specifica dei docenti; coinvolgimento delle famiglie; didattica innovativa e laboratoriale; ampliamento del tempo scuola; potenziamento delle attività sportive. Per le scuole è previsto anche un
incremento di personale amministrativo e, per l’accompagnamento dei progetti pilota, personale docente aggiuntivo.
Nell’ambito del Piano Agenda Sud sono previsti 15 milioni per progetti pilota nelle aree più fragili individuate anche con la collaborazione di Invalsi, che coinvolgeranno altresì molte aree periferiche: in questi progetti, le scuole intese come poli educativi, presìdi di sviluppo dei territori, anche in rete con altre scuole, enti, istituzioni, associazioni del Terzo settore, avranno la possibilità di attivare azioni di sostegno socio-educativo e psicologico, percorsi formativi personalizzati, orientamento e accompagnamento, anche relativamente alle tematiche sul rispetto di genere. Il primo progetto pilota è realizzato a Caivano.

Il Ministro ha promosso anche il Piano “Agenda Nord”, con un investimento di 220 milioni per intervenire in modo sinergico e complementare rispetto ad Agenda Sud, per contrastare la dispersione scolastica e intervenire sul potenziamento delle competenze, nei contesti più difficili e nelle aree più a rischio a partire già dalla scuola primaria. In particolare, Agenda Nord prevede 34,3 milioni per 245 scuole (primarie e secondarie di I e II grado), 165,7 milioni per 2.919 scuole primarie, 20 milioni per progetti di rete in contesti di maggiore disagio educativo, coinvolgendo oltre 3 mila scuole in Emilia-Romagna, FriuliVenezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Umbria, Veneto, per realizzare attività formative e di contrasto alla dispersione anche oltre l’orario scolastico, tenendo aperte le scuole anche al territorio. Anche Agenda Nord dedica particolare attenzione a 245 scuole individuate da
Invalsi. Agenda Sud ha prodotto già alcuni rilevanti risultati, come attestato dalle rilevazioni dell’Invalsi presentate a luglio:
• miglioramento in italiano e matematica, con recuperi doppi rispetto alle regioni del Nord;
• dispersione “implicita” (completamento del percorso scolastico senza l’acquisizione delle competenze di base attese) scesa dall’8,7% del 2023 al 6,6% al 31 maggio 2024. Per la prima volta la dispersione implicita scende nel Mezzogiorno sotto il 10%;
• riduzione della dispersione esplicita dal 10,5% del 2023 al 9,4% nel 2024. L’obiettivo al 2026 è del 10,2%, al 2030 del 9%.

Inoltre il Ministro, con proprio decreto dell’11 aprile scorso, ha dato avvio al Piano Estate da 400 milioni di euro al quale hanno aderito n. 4.526 istituzioni scolastiche per progetti finalizzati a promuovere il rafforzamento e il potenziamento delle competenze, comprese quelle digitali, nonché l’inclusione di studenti con fragilità, e attività ricreative, sportive, ludiche, teatrali e, più in
generale, iniziative per valorizzare i talenti degli studenti e, più in generale, tutte quelle iniziative che favoriscono la relazionalità, l’aggregazione, l’inclusione, la socialità, l’accoglienza e la vita di gruppo consentendo l’apertura delle scuole anche oltre l’orario scolastico.

E con Direttiva del Ministro dell’8 marzo scorso sono state stanziate risorse specifiche, grazie alla individuazione, nel bilancio del Ministero, di 50 milioni di euro disponibili per garantire, nel contesto dell’attuale e complessa congiuntura economica caratterizzata da un generalizzato innalzamento dei prezzi, un sostegno concreto alle famiglie per sostenere la partecipazione a viaggi e uscite didattiche anche di studentesse e studenti provenienti da contesti economici più svantaggiati. La misura è stata indirizzata, inizialmente, agli studenti appartenenti a famiglie con ISEE fino a 5 mila euro, per la necessità di consentire un contributo economicamente significativo, differenziato in ragione della tipologia di viaggio, a tutti i soggetti potenzialmente interessati, calcolati sulla base delle rilevazioni ISEE della popolazione scolastica in possesso del Ministero. Dopo la prima finestra temporale messa a disposizione delle famiglie, sono residuate, a causa di un minor numero di richieste delle stesse, significative risorse grazie alle quali si è reso possibile estendere la misura anche alle famiglie con soglia ISEE fino a 15 mila euro.

6. AUTOREVOLEZZA, RISPETTO, VOTO IN CONDOTTA. TORNANO I GIUDIZI ALLE ELEMENTARI

Promossa una disposizione che ha previsto l’estensione al personale scolastico della più piena tutela assicurativa obbligatoria, con oneri a carico dello Stato, nei termini già riconosciuti al restante personale pubblico, dunque per tutte le attività di servizio e nel tragitto casa-lavoro, estendendo le coperture anche agli studenti per tutte le attività, gite comprese.
Il Ministro ha inoltre promosso un disegno di legge di “Revisione della disciplina in materia di valutazione delle studentesse e degli studenti, di tutela dell’autorevolezza del personale scolastico nonché di indirizzi scolastici differenziati”, approvato a settembre 2024, grazie al quale la condotta torna a contare. Questo ddl prevede che il voto in condotta torni a fare media nella
scuola secondaria di primo grado e che, anche per la secondaria di secondo grado, sia riferito al comportamento tenuto per tutto l’anno scolastico; che faccia media con le altre materie determinando la bocciatura con il 5 e influisca sul credito scolastico alla maturità; che con il 6 si sia “rimandati” a settembre.
Infine, per coloro che aggrediscono il personale della scuola potranno essere irrogate sanzioni pecuniarie, da 5.000 a 10.000 euro.
Nello stesso ddl tornano, già dall’anno scolastico 2024/2025, nella scuola primaria, i giudizi sintetici (ottimo, buono, sufficiente, insufficiente).

7. LE SCUOLE PARITARIE SCUOLE PUBBLICHE A TUTTI GLI EFFETTI. RAFFORZATA LA LIBERTÀ DI SCELTA EDUCATIVA DELLE FAMIGLIE. PER UNA NUOVA LEGALITÀ SCOLASTICA: IL CONTRASTO AI DIPLOMIFICI

Promosso un confronto con la Commissione europea, l’accesso anche delle scuole paritarie non commerciali ai fondi PNRR, attraverso avvisi pubblici per consentirne le adesioni.
Nell’ambito della programmazione PN 2021-2027,  è stata concessa la possibilità di estendere alle scuole paritarie non commerciali anche le azioni sui laboratori e sui dispositivi e strumentazioni digitali e tecnologici. Inoltre, sul PON 2014-2020, per le scuole paritarie non commerciali negli ultimi 2 anni è stato previsto uno stanziamento di 22 milioni circa.
Il Ministro ha promosso inoltre misure legislative di rifinanziamento dei fondi a beneficio delle scuole paritarie. Il contributo statale a beneficio delle scuole paritarie è stato incrementato di 20 milioni di euro per il 2023 e di 110 milioni di euro a decorrere dal 2024, giungendo a 40 milioni di euro senza vincolo di destinazione e 70 milioni di euro per le esigenze degli alunni con disabilità.
Inoltre, con il decreto-legge fiscale n. 145 del 2023 è stato incrementato di 50 milioni di euro per il 2023 il contributo per le scuole dell’infanzia paritarie, contributo peraltro portato a regime con la legge di bilancio per il 2024.

Introdotta la riforma del la riforma del sistema di abilitazione dei docenti delle scuole paritarie, norma che rappresenta un elemento di autentica parità e costituisce una piccola rivoluzione nel sistema. Non è più necessario, infatti, per un docente che insegna in una scuola paritaria licenziarsi e transitare in una scuola statale per poter acquisire l’abilitazione.
Il Ministro, già nel corso del 2023, ha promosso un piano straordinario di verifica della effettiva permanenza dei requisiti per il riconoscimento della parità scolastica negli Istituti autorizzati ad attivare corsi di scuole secondaria di II grado.

Inserite, nel ddl Semplificazioni, attualmente all’esame del Senato, diverse misure che prevedono: l’adozione del registro e del protocollo elettronico per attestare le presenze degli studenti e impedire la registrazione in data anteriore di iscrizioni che avvengono successivamente, la limitazione numerica alla costituzione delle classi quinte collaterali – con la disciplina, peraltro, di una specifica procedura autorizzatoria con termini certi – l’effettuazione degli esami di idoneità per non più di due anni di corso nello stesso anno scolastico, con previsione di un presidente di commissione d’esame esterno alla scuola. Non sarà più possibile, quindi, recuperare tre o quattro anni di scuola secondaria di secondo grado con un solo esame. 
Il piano è stato incentivato dalla firma di un protocollo d’intesa tra il Ministro e il Comandante Generale della Guardia di finanza, per potenziare le specifiche attività d’indagine, nel quadro di un 

8. PIANO MATTEI E ATTIVITÀ INTERNAZIONALI

Firmato un Memorandum di Intesa con il Ministro dell’Istruzione etiope, per rafforzare e rilanciare la collaborazione tra i rispettivi sistemi di istruzione, favorire la collaborazione quale strumento
fondamentale per gli scambi culturali fra i due Paesi; promuovere la conoscenza della lingua italiana, non solo per una sempre più forte integrazione fra i due Paesi, ma anche per acquisire competenze tecniche adeguate alle esigenze specifiche dei due sistemi produttivi; incentivare l’istruzione tecnica e professionale in Etiopia per migliorare le conoscenze e le competenze per promuovere l’imprenditorialità italiana e la crescita dell’Etiopia; sviluppare un programma di attività incentrato sui partenariati tra
Istituti tecnici e le ITS Academy con programmi educativi innovativi; promuovere la cooperazione e gli scambi tra gli Istituti di istruzione secondaria dei due Paesi.

Firmato un Memorandum di Intesa con il Ministro dell’Istruzione egiziano, per avviare un’azione strategica per rafforzare la cooperazione e favorire lo sviluppo e la crescita di entrambi i Paesi,
rafforzare la collaborazione tra i rispettivi sistemi scolastici.

Firmato poi un Memorandum d’Intesa con il Ministro dell’Istruzione della Repubblica di Tunisia per rafforzare la cooperazione tra i rispettivi sistemi di istruzione, migliorare la qualità dell’insegnamento della lingua italiana nel sistema scolastico tunisino e attuare un programma di interventi nell’istruzione tecnica, 

9. SEMPLIFICAZIONI

Adottato la direttiva con le linee di indirizzo per le iniziative in materia di semplificazione e il Piano di semplificazione per la Scuola, imperniato in particolare sui seguenti 20 progetti:

1) Nuova piattaforma per famiglie e studenti;
2) Welfare per le famiglie;
3) Spid e Cie: integrazione per i servizi della Scuola;
4) Pagopa e App Io: ampliamento dei servizi disponibili;
5) Velocizzazione avvio anno scolastico;
6) Copertura assicurativa e gestione infortuni;
7) Scuole paritarie;
8) Fascicolo digitale del dipendente;
9) Sistema gestione acquisti per le Scuole;
10) Incarichi individuali affidati dalle Scuole a esperti;
11) Supplenze brevi saltuarie;
12) Gestione delle cessazioni;
13) Gestione del contenzioso;
14) Revisori dei conti;
15) Accompagnamento PNRR;
16) Strumenti digitali di finanziamento delle Scuole;
17) Contributi per libri di testo;
18) Firma elettronica avanzata;
19) Cruscotto dati per gli Uffici del Ministero;
20) Interventi di semplificazione sul sistema informativo per le Scuole.

Nell’ambito delle semplificazioni sono stati realizzati anche i seguenti interventi:
• nuova anagrafe degli studenti-ANIST
• accompagnamento alle scuole per il PNRR attraverso documentazione di supporto per le procedure di affidamento e il conferimento di incarichi individuali;
• il Sistema gestione acquisti per le Scuole;
• strumenti digitali di finanziamento per le scuole attraverso il potenziamento della piattaforma di crowdfunding, IDEArium, già messa a disposizione delle Scuole e attraverso ulteriori documenti sugli strumenti delle sponsorizzazioni;
• il sistema PiReCo per i revisori dei conti;
• la firma elettronica avanzata, utilizzata dalle istituzioni scolastiche per le sottoscrizioni dei contratti del personale della scuola, dei cruscotti dati per gli uffici del Ministero, a supporto della governance dei processi delle varie Direzioni generali e di procedure informatiche delle segreterie scolastiche.

10. ATTUAZIONE DEL PNRR

1) PNRR ISTRUZIONE
La spesa si attesta, ad oggi, a circa il 31% in perfetta linea con la media nazionale che si posiziona al 31% della spesa. Vi sono, poi, singoli investimenti, come Scuola 4.0, ad aver raggiunto una spesa di addirittura il 55% del relativo stanziamento.

2) ASILI NIDO
Finanziati complessivamente, ad oggi, 3.563 interventi per oltre 3,9 miliardi, corrispondenti ad una autorizzazione di circa 120.000 nuovi posti per servizi educativi nella fascia 0-6 anni, grazie anche ad un investimento ulteriore di risorse nazionali, pari a 734 milioni, che ha fatto registrare una particolare attenzione per i comuni delle regioni del Mezzogiorno, ai quali andrà il 64,7% delle risorse, avendo riconosciuto in queste aree un maggiore gap nella copertura del servizio 0-2 anni.

3) SCUOLE NUOVE
Investite risorse per 1,18 miliardi per il finanziamento di 215 scuole nuove sull’intero territorio nazionale, ben oltre il target PNRR di 166 scuole.

4) EDILIZIA SCOLASTICA
Investiti, ad oggi, 5,1 miliardi per 3.238 interventi di edilizia scolastica, messa in sicurezza e riqualificazione. Tutti i lavori sono stati aggiudicati e sono in corso di esecuzione. In particolare, sono state stanziate risorse ulteriori rispetto ai 3,9 miliardi PNRR, pari a 1,2 miliardi per garantire la sicurezza delle scuole, l’adeguamento sismico, la riqualificazione degli spazi e l’abbattimento delle barriere architettoniche. Con tutti gli interventi di edilizia scolastica autorizzati è stata garantita la ristrutturazione di circa 8.600 edifici scolastici, ad oggi, pari a circa il 20 % delle scuole italiane.

5) MENSE
Piano destinato alla costruzione e ristrutturazione di mense scolastiche. Con DM del 4 luglio 2024, n. 133, sono stati destinati all’investimento per le mense scolastiche ulteriori 515,4 milioni di euro, che contribuiranno al target del PNRR. Il 62% degli interventi candidati ha riguardato scuole del Mezzogiorno, anche grazie alle attività di sensibilizzazione e informazione svolte dal Ministero nonché alle norme di semplificazione introdotte dal decreto-legge 24 febbraio 2023, n. 13, convertito dalla legge 21 aprile 2023, n. 41. Si è così determinata un’inversione di tendenza che vede protagonisti ora i comuni del Sud. Sono finanziati circa 1.800 interventi per circa 1,07 miliardi, più del target PNRR per creare nuove mense e favorire il tempo pieno nelle scuole a favore degli studenti ma anche delle famiglie e delle donne lavoratrici.

6) PALESTRE
Finanziati 443 interventi per le palestre scolastiche per favorire le attività sportive e i corretti stili di vita nelle scuole, riducendo il divario infrastrutturale esistente, rafforzando le attività e le infrastrutture necessarie, così da combattere l’abbandono scolastico, incentivare l’inclusione sociale e rafforzare le attitudini personali, per un investimento complessivo di 330 milioni. A questi sono stati aggiunti 255 milioni di risorse nazionali per ulteriori 172 interventi finanziati per favorire lo sport nelle scuole e per potenziare un
investimento strategico. Tutti i lavori sono stati aggiudicati e sono in corso di esecuzione. È stata garantita la percentuale del 40% alle regioni del Mezzogiorno.

7) ITS ACADEMY
Adottati ad oggi 33 decreti attuativi, oltre alle linee guida sull’orientamento didattico e alle linee guida per le discipline STEM. In particolare, per gli ITS Academy nel 2023 si è raggiunta l’emanazione di ben 16 decreti attuativi, dall’iter estremamente complesso, rispettando il target europeo di dicembre 2023. Accanto alla relativa riforma, sono stati investiti, ad oggi, 1,3 miliardi a favore delle Fondazioni ITS per la realizzazione di laboratori altamente specializzati e per favorire il legame con il mondo del lavoro e per il potenziamento della
didattica, per borse di studio e percorsi all’estero per favorire l’internazionalizzazione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA