Un sito per chi vuole studiare nelle università italiane

Solo l’1.8% della popolazione universitaria italiana è formata da studenti stranieri (31.343 nell’anno accademico 2002-2003, ma erano il 3% all’inizio degli anni 80): una percentuale assai bassa, giunta al suo minimo storico nel 2001 (1.6%, penultimo posto in Europa), contro il 10% di Germania, Regno Unito e Belgio, il 7.3% della Francia, il 3.3% dell’Olanda e il 2.2% della Spagna.

Dopo il 2001 si è registrata una timida inversione di tendenza, che il MIUR si sforza di consolidare in vari modi, d’intesa anche con il Ministero degli Esteri. Tra le iniziative più recenti è la creazione di un sito internet dedicato agli studenti stranieri interessati, lanciato pochi giorni fa dal MIUR in collaborazione con il CIMEA (http://www.study-in-italy.it/).

Un’iniziativa utile, che merita di essere implementata: per ora solo le pagine introduttive sono in inglese, mentre le schede che descrivono i singoli corsi attivati dalle università italiane sono in italiano, una lingua che all’estero è purtroppo ancora assai poco conosciuta. Le schede sono chiare e ben fatte: se ce ne fosse anche la versione in inglese, servirebbero meglio allo scopo di accrescere il numero di studenti stranieri che scelgono le nostre università.