
La dislessia evolutiva nell’adulto, esperti a confronto
Dalla scuola secondaria all’Università: percorsi per il successo formativo”. Questo il titolo di un seminario sulle tematiche della dislessia evolutiva nell’adulto organizzato dal Servizio Accoglienza Studenti Disabili e con Disturbi Specifici dell’Apprendimento di Unimore – Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, in collaborazione con il Dipartimento di Educazione e Scienze Umane e con l’Associazione Italiana Dislessia. L’appuntamento a Modena il 10 giugno 2016. Attraverso di esso si vuole contribuire a rivedere percorsi frustranti degli individui con disturbo specifico dell’apprendimento e favorire una didattica inclusiva che tenga conto dei bisogni educativi degli studenti con DSA e che riesca a valutare le loro competenze in modo adeguato.
Gli studenti con DSA – Disturbi Specifici dell’Apprendimento che nell’anno scolastico 2014/2015 in Italia hanno frequentato l’ultimo anno di un istituto superiore erano 67.996, mentre gli iscritti con DSA seguiti nell’anno accademico 2014/2015, in una cinquantina di atenei, risultavano essere circa 1.899, e si stima che nel complesso costituiscono l’1,5-2% dell’intera popolazione universitaria. Numeri importanti che non vanno trascurati.
Alla formazione degli studenti con questi disturbi il Servizio Accoglienza Studenti Disabili e con DSA, il Dipartimento di Educazione e Scienze Umane di Unimore – Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, in collaborazione con l’Associazione Italiana Dislessia, dedica un seminario dal titolo “Dalla scuola secondaria all’Università: percorsi per il successo formativo” che si terrà venerdì 10 giugno alle ore 9.00 presso l’Aula Magna del Centro Servizi della Facoltà di Medicina e Chirurgia (via del Pozzo 71) a Modena.
La dislessia è molto più diffusa di quanto si pensi e solo negli anni più recenti si sono intensificate le ricerche nel settore. Quale disturbo specifico dell’apprendimento, la dislessia è un disturbo neurobiologico “nascosto” che causa difficoltà durante l’intero percorso scolastico intensificandosi nella scuola secondaria di secondo grado ed all’Università a causa della mole di lavoro a cui gli studenti con DSA sono soggetti. Una didattica tradizionale, basata sulla lezione frontale e non interattiva e che non permette allo studente con bisogni educativi di usufruire di strumenti compensativi e misure dispensative, non garantisce pari opportunità di formazione allo studente con DSA, che si troverà a vivere l’ambiente scolastico con malessere, sentendosi sempre più marginalizzato.
In seguito alla Legge 170/2010 in materia di Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), il numero degli studenti con DSA è aumentato in misura significativa in tutti gli ordini e gradi scolastici, ivi comprese le Università. La legislazione sancisce i principi generali che devono guidare gli interventi educativi, sanitari e riabilitativi degli studenti con difficoltà, superando qualsiasi forma di emarginazione e di stigmatizzazione.
“È sempre più frequente – dichiara il prof. Giacomo Stella, docente di Psicologia Clinica del Dipartimento di Educazione e Scienze Umane di Unimore – la richiesta da parte di adulti di capire se i loro problemi al lavoro possono essere riconducibili a disturbi dell’apprendimento. Oppure molti adulti trovano la forza di ripensare alla loro esperienza scolastica per rivedere la loro immagine e capire se la sofferenza vissuta a causa di frustrazione e d’impotenza che hanno vissuto a scuola era da attribuire a inefficienza cognitiva o a dislessia.”.
Il seminario è gratuito e aperto a tutti gli interessati: dislessici adulti, genitori di dislessici, operatori (medici, psicologi, logopedisti, educatori), docenti, pedagogisti. E’ necessario iscriversi compilando l’apposito modulo presente al link
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