Esame di Stato, l’imponente aumento dei candidati esterni

Il giorno della prima prova tutto si concentra sulle tracce dei temi e sulla fuga di notizie, ma la maturità 2004 sarà ricordata probabilmente come quella dello scandalo dei diplomifici, grazie ad un’inchiesta della magistratura – ancora in corso – che ha messo sotto controllo soprattutto gli istituti privati e i centri di cosiddetta preparazione agli esami.
A trepidare per gli esiti dell’inchiesta per la quale anche il ministro Moratti ha attivato ispezioni a tutto campo, sono soprattutto i candidati esterni che temono anche un giro di vite da parte di alcune commissioni che vorranno “salvare la faccia”.
Certamente tra gli oltre 41 mila esterni vi è anche chi avrà “comprato” l’esame per una valutazione accomodata e senza rischi di esiti negativi.
Fare di ogni erba un fascio e comprendere in questa logica di diplomificio tutti gli istituti non statali sarebbe, oltre che ingiusto, sbagliato perché privo di fondamenti documentali.
Quel che è certo è il fatto che il numero dei privatisti è andato aumentando dalla riforma dell’esame di maturità, arrivando quest’anno a superare le 41 mila unità con una percentuale sul totale dei candidati dell’8,42%.
Se si guarda all’interno dei settori statali e non statali, la situazione dei candidati esterni risulta anomala nell’ultimo biennio. Infatti, mentre la percentuale di privatisti negli istituti non statali si è mantenuta molto bassa dall’avvio della riforma del 1999 (da circa 200 unità ad un massimo di 1.242 nel 2001-2002), nell’ultimo biennio – anche a causa della modifica di legge che ha previsto come commissari d’esame solo docenti interni – vi è stato un primo significativo aumento l’anno scorso (9.850 esterni nelle private per una percentuale del 28,26%) e un vero e proprio ulteriore balzo in avanti quest’anno con quasi 17 mila esterni (41% sul totale degli esterni di statali e paritarie).