
Recalcati, la Buona Scuola riscopre la meritocrazia
“Penso che ci sia un vento nuovo, per la prima volta questo governo inverte una tendenza consolidata, ovvero quella di considerare gli investimenti nella scuola come soldi persi, che “con la cultura non si mangia”. La nuova riforma ha il merito di ribadire la centralità della scuola e l’importanza di tornare a investire risorse e di contrastare fattivamente il precariato“. Lo ha detto il filosofo Massimo Recalcati (tra i premiati al prossimo premio per la Cultura Mediterranea) in occasione dell’inaugurazione dell’anno scolastico.
La ‘buona scuola’, continua Recalcati, ha “riscoperto il valore della meritocrazia, anche con un maggiore potere conferito ai presidi e con la valutazione dei docenti. La valutazione tuttavia che non dovrebbe essere standardizzata. Ad esempio nel caso degli alunni andrebbero premiati per le loro particolarità. Ho dei dubbi sull’Invalsi, un sistema di valutazione standard che non coglie le particolarità affettive e cognitive dei singoli”.
Ma “bisognava ascoltare di più, occorreva una maggiore concertazione e confronto. E’ stata in questo senso – sottolinea lo scrittore – un’occasione mancata. E’ importante ribadire pero’, come dice Renzi, che dobbiamo salvaguardare una riforma della scuola che salva la dimensione umanistica e contrasta quella aziendalista e dobbiamo opporci al modello di scuola-parco giochi di studenti non motivati e annoiati. Gli studenti vanno stimolati e fatti divertire“.
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