Riforma, Montecitorio dice sì all’articolo 1

Via libera dell’aula della Camera all’articolo 1 del ddl di riforma della scuola. I sì sono stati 243, 107 i no e un astenuto. 

“Approvato articolo 1 #labuonascuola finalmente si potrà dare piena attuazione all’autonomia”: scrive su twitter il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini.

E nel giorno in cui in Aula alla Camera passa il primo articolo della riforma della scuola Renzi si dice “pronto a discutere nel merito di tutto, con tutti, dalla scuola alla P.A.”, ma avverte che “dopo aver discusso, si decide” perché “l’Italia non può più perdere tempo”.

Su un punto, proprio quanto alla riforma della scuola, il presidente del Consiglio non transige: “Non valutare, e trattare tutti gli insegnanti allo stesso modo per me è un errore”, e allora “gli stipendi non si toccano, ma se ci sono soldi in più devono andare a chi lo merita”.

Altro nodo scottante è quello delle assunzioni. “In passato – ribadisce Renzi – si è giocato troppo sulla pelle dei precari della scuola. Quelli delle Gae noi li assumiamo. Quelli che hanno fatto i corsi di abilitazione ti dicono che vogliono entrare: per queste persone noi pensiamo a una forma concursuale. Saranno 160mila persone nei prossimi anni ad essere assunti. Centomila quest’anno e sessantamila con i concorsi dei prossimi anni”.

Ma il passaggio centrale in proposito è questo: “Fate le assunzioni e poi vediamo: questo è un meccanismo sbagliato perché trasformerebbe la questione dei precari in un grande ammortizzatore sociale della scuola”.

Un messaggio diretto anche per chi minaccia il blocco degli scrutini: “Io credo che la stragrande maggioranza degli insegnanti sono persone serie che non terrebbero a rischio il lavoro dei ragazzi con il blocco degli scrutini”.

E dunque, “il tema della precettazione è prematuro”, assicura.