
ll Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, nel corso di una trasmissione radiofonica di ieri aveva fra l’altro dichiarato che le scuole statali e le private dovrebbero avere “eguali diritti”. E sempre ieri si è avuta notizia dello sblocco del finanziamento (alle regioni) di 223 milioni di euro a integrazione dei 260 già previsti per l’a.s. 2013/2014.
Troppo, evidentemente, per il coordinatore nazionale dell’Unione degli Studenti, Roberto Campanelli, a cui giudizio “Le parole del neoministro sono inaccettabili e sono l’emblema della cecità politica del nuovo esecutivo rispetto alla situazione della scuola pubblica italiana. I fondi alle scuole paritarie private, oltre ad essere un vero e proprio spreco, sono uno schiaffo alla dignità alla scuola pubblica e alle migliaia di studenti, insegnanti e famiglie che le frequentano. Intanto la scuola pubblica vive una situazione drammatica, massacrata dai tagli degli ultimi sei anni e pensare di equiparare sulla scala delle priorità il finanziamento delle private è offensivo.“
Secondo l’Uds “Dalle dichiarazioni della Giannini emerge una chiara volontà politica di incrementare il sostegno statale nei confronti delle scuole paritarie private. Noi pensiamo invece sia giunto il momento di azzerare definitivamente i fondi alle scuole paritarie private e rivendichiamo con ancora più nettezza una riforma della legge 62/2000 al fine di non ledere il sostentamento delle scuole pubbliche non statali“.
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