
Il sistema paritario spera ormai soltanto nella legge di stabilità per portare a casa risorse fresche per le casse esauste delle scuole.
La quota di finanziamenti 2013 attesa per la chiusura di esercizio non è stata assegnata e, ancora una volta, è crisi per la gestione delle scuole paritarie. Dovrebbero arrivare complessivamente circa 223 milioni mediante un decreto alla firma del ministro.
Nel testo della legge di stabilità in discussione in Parlamento è previsto uno stanziamento di 220 milioni, ben meno di quanto avevano richiesto le associazioni delle scuole paritarie, AGeSC, Agidae, Aninsei, Cdo-Foe, Faes, Fidae, Fism che alla vigilia del varo della legge da parte del Consiglio dei ministri avevano avanzato una richiesta di 530 milioni di euro per la programmazione triennale, oltre alla cancellazione dell’Imu e della Tares.
Il presidente della Fidae, don Francesco Macrì, aveva dichiarato che “Rispetto a questa cifra siamo fortemente delusi, perché è una cifra inferiore, rispetto a quella dell’anno scorso, in più non garantisce quel minimo di progettualità che ogni scuola deve avere.
Purtroppo la scuola paritaria in Italia rimane ancora marginale, non è considerata parte integrante dell’unico sistema scolastico nazionale, contraddicendo in questo modo la legge 62 del 2000 e non solo: si vanno a contraddire tante risoluzioni, che sta emanando l’Unione Europea. L’ultima di queste risoluzioni è del 2012, nella quale si dice espressamente che gli Stati dell’Unione Europea non devono assolutamente stabilire discriminazioni tra le scuole cosiddette statali e le scuole cosiddette paritarie”.
Difficilmente con i 3mila emendamenti che chiedono alla legge di stabilità nuove risorse per mille “appetiti” potrà esserci spazio per accogliere le richieste del sistema paritario. E allora quasi certamente sarà crisi per le scuole paritarie. E si potrebbe aprire un nuovo problema politico dagli sviluppi imprevedibili.
Registrati a tuttoscuola
Benvenuto su Tuttoscuola.com!
Registrati a tuttoscuola
Grazie per esserti registrato
controlla il tuo indirizzo di posta per attivare il tuo abbonamento