
Sulla questione del referendum di Bologna, promosso da un Comitato di associazioni che vorrebbero venisse negato il contributo economico del Comune alle 27 scuole dell’infanzia paritarie convenzionate che operano sul suo territorio, scende in campo anche la Fidae con un articolato e polemico documento della sua Presidenza.
“Non è la prima volta che queste associazioni promuovono una simile iniziativa“, si legge nel documento. “Ben altre tre volte negli anni scorsi la Regione Emilia Romagna, unitamente alla FISM, alla FIDAE, ha dovuto affrontare la questione presso la Corte Costituzionale e per altrettante volte il giudizio della Corte è stato inequivoco per manifesta infondatezza delle questioni sollevate. Come peraltro inequivoco era stato il giudizio della medesima Corte (sentenza n. 43/2003) allorché era stata impugnata con referendum abrogativo addirittura la stessa legge 62/2000. L’accanimento e la recidività di queste associazioni, nonostante gli smacchi già subiti, hanno una sola motivazione: l’integralismo e l’intolleranza, frutto di un pregiudizio ideologico.
Il testo integrale del documento può essere letto nel nostro canale tematico o cliccando qui.
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