CRUI: università declassata

La conferenza dei rettori delle università italiane (CRUI) chiede ”con urgenza una riflessione sull’università in questa fase di stallo post elettorale”. La sollecitazione è di Marco Mancini, presidente della conferenza, che così si è espresso intervenendo all’apertura dell’anno accademico dell’Università di Trieste.

Si nega – ha sostenuto – lo stato di crisi del sistema, sembra che l’emergenza dell’università italiana sia declassata a fattore irrilevante“. Mancini ha ricordato che la Crui ha posto “tante domande” alla politica, ricevendo in risposta “un silenzio assordante“.

Poi ha argomentato la sua affermazione: “L’università italiana è fuori dall’Europa, lo sviluppo è negato. Dopo l’approvazione della legge di stabilità qualcosa si è spezzato: si sono concessi finanziamenti ai maestri di sci e negati all’università, il messaggio è arrivato forte e chiaro. E ora – ha aggiunto Mancini – i motivi di preoccupazione aumentano: “abbiamo un governo dimissionario al quale non si possono chiedere interventi strutturali. Vedremo se e come discutere il piano triennale, ma il Fondo di finanziamento ordinario 2013 risulta inaccettabile”, mentre nei tentativi in corso di “redigere un’agenda governativa per il nuovo esecutivo, i punti della formazione e dell’istruzione stentano a emergere, mentre il rischio del collasso è imminente“.