Solo 100 milioni per l’università

L’appello al Parlamento lanciato dal ministro dell’Istruzione Francesco Profumo per “trovare 400 milioni di euro nella legge di stabilità” non è stato raccolto: nella legge appena approvata i milioni sono rimasti 100. Questo significa per alcuni atenei, in particolare situati del Mezzogiorno, correre il rischio di un default.

Senza fondi – avverte il ministro – è vanificata anche l’abilitazione nazionale per i nuovi docenti universitari: non riusciremo ad assumerli come docenti universitari”.

Poi aggiunge: “La realtà è che la metà delle università italiane supera il limite dell’80% del bilancio per le spese del personale, limite oltre il quale c’è un serio pericolo sul loro futuro. Perchè le risorse debbono servire si per il personale, ma principalmente per servizi, ricerca e gestione”.

Per il futuro Profumo non prende alcun impegno. Anzi ribadisce che dopo l’esperienza di governo tornerà al Politecnico di Torino: non si candida a nulla.