Esame di Stato e possibili soluzioni

In risposta alle considerazioni di Graziano Finotto, riceviamo e volentieri pubblichiamo l’email di Tiziana Angiolini sull’Esame di Stato e la professionalità richiesta ai docenti.

Invitiamo anche gli altri lettori a inviarci come vorrebbero che cambiasse la maturità, scrivendoci come di consueto a botta_e_risposta@tuttoscuola.com.

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Premetto che lavoro da ben  16 anni  e che  per la maggior parte della mia esperienza didattica ho lavorato come commissario interno di inglese, e solo  prima del 1998  ero commissaria esterna di inglese negli esami  di MATURITA’.

In  questi anni  sono cambiati gli alunni, ma  anche la scuola è cambiata:  prima  venivano  fermati  tanti alunni e non erano ammessi all’esame, il loro percorso scolastico  era  faticoso e spesso si perdevano…. e non terminavano gli studi. Le riforme hanno  voluto portare più alunni nelle nostre scuole e  stiamo ancora cercando di raggiungere  il massimo dei diplomati.

A partire dal  6 rosso/ con asterisco ho visto di tutto:   il problema sono  gli insegnanti che non vogliono  avere  ” rogne ” nei cdc, e i cdc  che variano di anno in anno per cui a fine anno, siccome ciascuno  di noi pensa di avere fatto al meglio il proprio lavoro,  portiamo anche con  il 6 alunni che  non sarebbero da valutare con il 6.  Ho incontrato dirigenti che  mi hanno detto  NERO SU BIANCO  che un  5  non è una insufficienza, con  tre  5 non si boccia……….. Già : TANTI DIRIGENTI  HANNO PAURA DI PERDERE ALUNNI……………… E NOI  INSEGNANTI…………….barattiamo il posto di lavoro  per restare  nel comune di residenza . ( io non lavoro nel mio comune  e  viaggio spendendo  euro ed euro in benzina per cui non me la sento di condividere tante scelte ma  la maggioranza  governa……..)

L’esame di stato degli ultimi due anni è stato un esame “farsa”, per paura di bocciare,  anche i temi  hanno avuto una valutazione  non  grave (9/10) e le prove  sono  state tutte riviste per permettere ai candidati  di non rischiare  la bocciatura con un orale inferiore  a  18/30. Allo scrutinio di giugno  i 4 sono  passati  a  6 (senza nemmeno abbassare gli altri voti) per cui……….penso che abbiamo fatto un cattivo lavoro. Ma ero in zona terremotata per cui anche  gli scrutini sono stati  fatti  ………….. con molta   buona  magnanimità.

La proposta del dirigente su TUTTOSCUOLA  è interessante,  per l’inglese  ho i colleghi contro , ma io insegno inglese e  purtroppo i  miei alunni non lavorano e  regolarmente  a settembre sono  graziati dai CDC ( a partire soprattutto dal terzo anno). Vorrei tanto una prova  NAZIONALE, purtroppo  segnalerebbe che il livello dei miei alunni, in linea con la scuola DOVE  LAVORO –   ha un livello medio-basso:   il problema sono  forse io ?  Non credo : ho visto persone che fanno  fare una verifica  in 4 volte  e gli alunni tornano a casa e controllano  le risposte sui libri , per cui il collega non ha  debiti  e tante insufficienze. Ma per me  il signore  non è un professionista della scuola. Intanto io continuo  a lavorare  e preparare  tests, verifiche, controllo i quaderni, invio materiale extra …………….e non vedo un genitore degli alunni che hanno  problemi nella mia  disciplina: insegno alle superiori e la competenza  linguistica non la  si acquisisce con  qualche lezione privata……………….

Portare la serietà a scuola è  difficile: studiare è un lavoro  che ti  assorbe tanto, ma oggi gli alunni  non  lavorano tanto a casa  dato che hanno  centinaia di altre attività da svolgere  e meno…………. faticose.

La proposta è interessante, penso ad un credito diverso che tenga conto di tutti gli anni, a prove diverse, il problema è fare ENTRARE nella testa dei genitori che  lo studio è un LAVORO e  se i loro pargoli   non vengono a scuola, copiano durante i tests, non fanno i compiti……. non dovrebbero essere  graziati ogni anno.  Se la scuola riflette il livello del paese abbiamo un futuro NERO: vorrei solo potere lavorare con alunni interessati e soprattutto motivati.

I nostri bienni al tecnico stanno diventando dei professionali.  Sul fatto che siamo pagati per fare gli esami, capisco la critica,  personalmente io vorrei curare di più la didattica: ma  a scuola è impossibile avere  condizionatori  durante l’estate e a CORREGGIO  si muore , per cui le poche ore di recupero fanno quello che possono.  In EMILIA  e in altre zone d’ITALIA  lavorare nei mesi estivi è proibitivo: se vogliono toglierci  ”  i compensi  per gli esami” , ce lo aspettiamo come contropartita perchè facciamo solo 18 h frontali , ci permettano  almeno  di:

1) avere   a disposizione   aule  fresche  per  fare gli esami

2) ambienti  rinfrescati   per le ore dei corsi di recupero in estate   e magari a  settembre    per  ” i graziati ” a giugno

3) una postazione   internet+computer+ stampante  per potere  lavorare bene a scuola (io lo faccio a mie spese da casa e spesso  invio materiali agli alunni  e devo stampare i materiali da casa perchè non sempre  riesco a trovare un computer libero a scuola)

4)  smettiamola di  fare  entrare ” CANI E PORCI” nella scuola: non tutti i docenti  sono  bravi e gli alunni sono  vittime del sistema

Qualcosa per questo paese lo si può fare, ma  abbiamo bisogno di fare  entrare nella testa di tanti ( docenti/dirigenti/ alunni/ politici…)  che un  professionista , penso all’inglese  che invece è stato molto  penalizzato nella nuova  riforma, non può essere competitivo se ha una  mini   500! Pertanto sì  ad una prova nazionale: ma  CHIEDO anche fondi per poter andare  via con i miei ragazzi  e avere   retribuito  il lavoro che svolgo in più anche da casa (un progetto non è mai improvvisato).

PROF. TIZIANA ANGIOLINI    DOCENTE DI INGLESE   in servizio  c/o  ISTITUTO  LUIGI EINAUDI DI  CORREGGIO (RE)

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I lettori di tuttoscuola.com sono invitati a dire la loro su questo tema, scrivendo a botta_e_risposta@tuttoscuola.com. La redazione pubblicherà le risposte più significative. Analogamente, coloro che vogliono proporre nuovi temi di discussione possono scriverci al medesimo indirizzo botta_e_risposta@tuttoscuola.com.