
Rodano (Idv): Sulle cattedre si rischia una guerra tra poveri
“Sull’accesso alle cattedre, la scuola italiana rischia un’inaccettabile, pericolosa guerra fra poveri. E questo è solo uno degli effetti perversi delle cosiddette riforme del ministro Gelmini, il cui denominatore comune è solo la restrizione della spesa e dell’offerta formativa”. E’ quanto dichiara Giulia Rodano, responsabile nazionale Scuola, Università e Cultura di Italia dei Valori, in risposta all’intervista rilasciata oggi dal Ministro Gelmini riguardo all’appello pubblico per la scuola.
”In tre anni – prosegue Rodano – il Governo Berlusconi ha sferrato un attacco concentrico alla scuola pubblica”, ed “è bene che cresca la consapevolezza del rischio gravissimo che la Gelmini, Tremonti e Berlusconi stanno provocando alla formazione e ai nostri giovani. Non e’ un caso che stanno cominciando le lotte dei precari della scuola, che chiedono chiarezza e rispetto dei titoli, delle competenze e del merito. Anche lunedì, davanti al ministero della PI, ci saranno gli insegnanti precari che si vedono negati dalla Gelmini la loro formazione, i loro titoli, i concorsi e le abilitazioni che hanno vinto, per non sottostare alla generale deriva di squalificazione dell’insegnamento nella scuola pubblica”.
Per la responsabile nazionale dell’istruzione dell’Idv, “i tagli lineari hanno come unico effetto riduzione dell’offerta formativa, disoccupazione intellettuale, crescente disagio e spese per studenti e famiglie. Bel risultato per provvedimenti che vogliono definirsi riforme. Certo, avremmo bisogno di un ministro della Pubblica Istruzione, non di un semplice funzionario agli ordini del ministro dell’economia”.
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