
E il Miur sospende i riconoscimenti delle abilitazioni estere
Il ministero dell’istruzione, in ossequio alla direttiva europea, ha dovuto riconoscere valide quelle abilitazioni conseguite fuori casa e che consentiranno ai loro possessori, al primo aggiornamento delle graduatorie, di farle valere a tutti gli effetti.
Per diversi mesi la Gazzetta ufficiale ha riportato elenchi di docenti italiani abilitati all’estero per i quali il Miur ha riconosciuto valida l’abilitazione conseguita all’estero. Ma…
Dopo le segnalazioni e alcune interrogazioni parlamentari, il ministero dell’istruzione ha deciso ora di sospendere la validazione delle abilitazioni estere. Con nota dei giorni scorsi il Miur ha, infatti, ha informato che “Si segnala la presenza in internet di numerose offerte formative, rivolte esclusivamente a cittadini italiani laureati, per il conseguimento di abilitazioni all’insegnamento di altri Paesi comunitari. Le abilitazioni così conseguite non appaiono conformi ai principi della Direttiva comunitaria 2005/36.
L’Amministrazione ha avanzato richieste di chiarimenti alle Autorità competenti dei Paesi comunitari interessati. In tale attesa, i riconoscimenti di formazione professionale così conseguiti sono sospesi”.
La decisione, anche se un po’ tardiva, sembra quanto mai opportuna, ma apre una serie di interrogativi sui suoi esiti conclusivi e anche sulla immediata portata della sospensione dei riconoscimenti delle abilitazione. Ci si chiede se il riconoscimento sospeso vale, come sembra probabile, per le richieste o ha anche un effetto retroattivo. Se dietro il comunicato del Miur si nascondesse seconda ipotesi, occorrerebbe ben altro di una semplice nota informativa.
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