
In una lettera inviata a tutti i parlamentari di Camera e Senato la Fism (Federazione Italiana Scuole Materne) rivolge ancora una volta un “forte ed accorato” appello per “salvare la scuola paritaria italiana”, la cui sopravvivenza diventerebbe problematica “qualora la Legge finanziaria per il 2011 venisse approvata mantenendo i tagli previsti al capitolo relativo ai contributi destinati alle scuole paritarie”.
La Fism fa presente che i finanziamenti assegnati a tutta la scuola paritaria – 531 milioni di euro per il 2010 – sono sostanzialmente rimasti immutati da 10 anni, nonostante l’aumento dei costi di gestione, e che nelle proposte di legge finanziaria del 2009 e del 2010 era stato previsto un taglio, rispettivamente, di 120 e di 130 milioni di euro, faticosamente recuperati a seguito delle forti proteste da parte delle scuole paritarie e delle famiglie. Ma l’attuale disegno di legge finanziaria, lamenta l’Associazione, prevede per l’anno 2011 un taglio addirittura di 258 milioni di euro.
Nella lettera si ricorda che la scuola paritaria in Italia rappresenta, nel suo complesso, il 21,76% delle scuole facenti parte del Sistema nazionale di istruzione ed accoglie il 10,3% degli alunni. In particolare, la scuola dell’infanzia non statale costituisce il 44,65% dell’offerta scolastica per bambini in età 3 ai 6 anni. Se queste scuole fossero costrette a chiudere ciò “comporterebbe un immediato impegno a doverle sostituire da parte dello Stato, con costi aggiuntivi facilmente ed immediatamente calcolabili”, dato che un bambino iscritto alla scuola dell’infanzia statale costa mediamente allo Stato 6.000 euro all’anno, contro i 500 attualmente erogati per le scuole paritarie.
Registrati a tuttoscuola
Benvenuto su Tuttoscuola.com!
Registrati a tuttoscuola
Grazie per esserti registrato
controlla il tuo indirizzo di posta per attivare il tuo abbonamento