
I Comuni spendono più di 80,5 milioni per i libri della primaria
L’anno scorso i Comuni italiani hanno speso più di 80,5 milioni di euro per assicurare i libri di testo gratuiti a circa 2 milioni e 800 mila ragazzi di scuola primaria, statale e paritaria.
Quest’anno sperano di non dovere spendere di più, anche se gli editori premono sul ministero dell’istruzione per adeguare i prezzi dei libri ai maggiori costi. L’imminente decreto ministeriale che fissa i prezzi dei libri di testo darà risposta alle diverse attese.
L’anno scorso i prezzi erano questi:
classe
|
libro della prima
|
sussidiario
|
sussidiario dei linguaggi
|
sussidiario delle discipline
|
libro di religione
|
lingua straniera
|
totale
|
prima
|
9,87
|
|
|
|
6,05
|
2,99
|
18,91
|
seconda
|
|
13,82
|
|
|
|
4,47
|
18,29
|
terza
|
|
19,76
|
|
|
|
5,95
|
25,71
|
quarta
|
|
|
12,78
|
15,86
|
6,06
|
5,95
|
40,65
|
quinta
|
|
|
15,50
|
18,50
|
|
7,44
|
41,44
|
I libri degli alunni delle scuole statali sono costati ai Comuni complessivamente circa 75 milioni; quelli delle scuole paritarie 5,5 milioni.
La regione i cui Comuni hanno avuto complessivamente il maggior carico di spesa per i libri di testo della primaria è stata la Lombardia con una spesa di 13.097.089 euro, seguita dalla Campania con 9.760.840.
I Comuni del Molise hanno sostenuto, invece, un carico di spesa per i libri di testo di 397.405 euro, circa la metà di quello che hanno speso complessivamente i Comuni della Basilicata (802.167).
Rispetto allo scorso anno, se i prezzi saranno confermati senza alcuna variazione, spenderanno comunque di più i comuni del Nord per effetto dell’aumento, in atto da diversi anni, del numero degli alunni (stranieri in particolare), mentre spenderanno un po’ meno quelli del Sud e delle Isole per il calo di popolazione scolastica.
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