Tuttoscuola: Non solo statale

Interrogazione parlamentare per i tagli alle paritarie

La proposta di legge per la Finanziaria 2010 prevede, ancora una volta, una drastica riduzione dei finanziamenti alle scuole paritarie (si parla di 135 milioni di euro in meno).

E, ancora una volta, quasi fosse un gioco delle parti, associazioni e parlamentari prendono posizione contro, sperando che alla fine, come è già successo, il Governo ci ripensi e restituisca le somme decurtate.

Dopo la Fism, la Federazione delle scuole materne, che nei giorni scorsi ha denunciato il nuovo pericolo di vedere compromessi i servizi in qualità e dimensione dell’offerta, ora anche l’Udc, attraverso propri parlamentari, prende posizione contro la proposta di legge.

Con interrogazione parlamentare l’on. Vietti ha chiesto al ministro Gelmini un intervento per salvaguardare la situazione delle scuole paritarie che costituiscono “una risorsa insostituibile per le famiglie italiane, oltre che un presidio per la libertà di educazione“. Una emergenza come quella educativa – afferma il parlamentare – “non si affronta con i tagli, tantomeno con le promesse non mantenute“.

Vietti, che è presidente vicario dell’Udc alla Camera chiede infine che “il Governo restituisca i fondi decurtati con la manovra 2009. Dimostrerà così, da una parte, di voler rispettare i principi costituzionali della parità scolastica e della liberta di scelta educativa evitando, dall’altra, preoccupazioni occupazionali tra gli addetti del comparto“.

Le preoccupazioni occupazionali si riferiscono a circa 40.000 dipendenti per i quali sarebbe a rischio il posto di lavoro. Le soluzioni finanziarie per evitare il taglio sembra, secondo fonti non confermate, che possano venire dalle entrate straordinarie dello scudo fiscale. In ogni caso questa mancanza di certezze che ogni anno si ripropone è snervante per i gestori delle paritarie e non può che indebolirne l’azione.

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