
Aiuti in denaro per non abbandonare la scuola. Negli Stati Uniti
35 milioni di dollari del finanziere Soros
Le famiglie con fasce di reddito più basso hanno diritto a ritirare la somma di 200 dollari per ogni figlio d’età fra i 3 e i 17 anni, tramite una carta prepagata da ritirare agli sportelli bancari o da richiedere a mezzo posta; somma che sarà utilizzata per le spese di mantenimento, cioè abbigliamento e materiale scolastico.
Non è una proposta o una promessa, ma una piacevole realtà già operante negli Stati Uniti, grazie all’iniziativa del finanziere americano George Soros che ha presentato «Back-to-school», il programma di sostegno volto a consentire alle famiglie più povere di New York di mantenere i propri figli a scuola.
Un progetto di grandi dimensioni nel quale il finanziere ha investito 35 milioni di dollari attraverso l’Open Society Institute, l’organizzazione filantropica di cui è presidente. «Anche in un momento difficile per l’economia americana, iniziare bene l’anno scolastico è la chiave per il successo di tutti i bambini – ha detto Soros nel corso del simposio organizzato presso la Scuola pubblica numero 208 di Harlem – Quando io ero uno studente dopo la Seconda guerra mondiale non avevo soldi, così mi è stato offerto aiuto per gli studi ed oggi mi rendo conto di quanto è stato importante. Ecco perché ritengo che tutti debbano avere la stessa opportunità».
Il progetto è accompagnato da uno slogan efficace: La scuola non si deve abbandonare!
La donazione di Soros viene gestita dall’ufficio statale che si occupa dei programmi rivolti alle famiglie più povere e si inserisce in un progetto che prevede lo stanziamenti di altri 140 milioni di dollari in fondi federali previsti dall’American Recovery and Reinvestment Act varato dal presidente Barack Obama.
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