
La questione dei 120milioni di euro per le scuole paritarie, ripristinati dal governo dopo i tagli operati in Finanziaria, arriva oggi in conferenza Stato-Regioni.
La somma, peraltro inferiore al taglio originario (133 milioni), ha bisogno di un accordo in Conferenza per essere sbloccata ed effettivamente utilizzata.
La scorsa settimana il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini, intervenendo al congresso dell’AGeSC (Associazione Genitori Scuole Cattoliche), aveva dato assicurazioni in proposito, ma la presidente dell’Associazione, Maria Grazia Colombo, in vista della riunione odierna, ha inviato ad ogni buon conto una lettera aperta ai presidenti delle Regioni e delle Province autonome, ai ministri Raffaele Fitto e Mariastella Gelmini e a tutti i membri della Conferenza Stato-Regioni per invitare tutti “a operare perche’ i ‘ritrovati’ 120 milioni di euro per le scuole paritarie, dopo la drastica riduzione delle già esigue risorse operata dalla Finanziaria 2009, siano veramente destinati ai capitoli di spesa del sistema paritario“.
Secondo l’AGeSC “se si sottraessero ulteriori risorse al sistema paritario si determinerebbe un’ulteriore chiusura di scuole non statali, con un effetto paradossale: una crescita del deficit dello Stato, che per gli studenti delle proprie scuole spende almeno dieci volte di più di quanto gli costerebbe il finanziamento degli istituti paritari“. Insomma, un vero e proprio boomerang.
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