L8 marzo e il mese delle Stem
In vista dell’8 marzo, Giornata internazionale della donna, una nota della Direzione generale per lo studente, a firma Giovanna Boda, invita “le scuole di ogni ordine e grado, nell’ambito della propria autonomia didattica ed organizzativa, ad effettuare un approfondimento dei temi legati alla parità di genere e alla lotta alle discriminazioni di cui all’articolo 3 della Costituzione Italiana”.
Ma in aggiunta a tali azioni il Ministero ha deciso di proporre alle scuole un’altra iniziativa che si sviluppa durante tutto il mese di marzo. Si tratta del progetto “Le studentesse vogliono ‘contare’! Il mese delle Stem”, promosso dal Miur in collaborazione con il Dipartimento delle Pari opportunità della Presidenza del Consiglio, con il sostegno della sede italiana della Commissione Europea.
Le discipline STEM (acronimo di Science, Technology, Engineering, and Mathematics) sono poco amate dalle studentesse italiane (solo il 38% di coloro che le scelgono sono femmine), e questo comporta per esse un sensibile svantaggio, rispetto ai maschi, per quanto riguarda la futura carriera e retribuzione. Si tratta, segnala il Miur, di un “pregiudizio di genere”, da rimuovere “a partire dalla scuola dell’obbligo” con l’aiuto determinante degli insegnanti.
Per sostenere le scuole che aderiscono all’iniziativa, si legge nella nota, “il Miur metterà a disposizione di tutte le scuole italiane a partire dalla data dell’8 marzo una pagina dedicata all’iniziativa all’interno del sito www.noisiamopari.it” , già operativo.
Un ruolo specifico sarà riservato, durante il mese delle Stem, agli animatori digitali, poiché l’iniziativa si relaziona anche con l’attuazione dell’azione 20 (Girls in tech) prevista dal Piano Nazionale Scuola Digitale.
Il ministro Giannini e il sottosegretario Faraone hanno sottolineato l’importanza dell’iniziativa con espressioni analoghe, ma non hanno mancato di rimarcare che se da una parte si deve puntare a ridurre il divario tra maschi e femmine nell’ambito delle Stem, dall’altra è necessario “incentivare lo studio e la passione per le Stem tra tutte le studentesse e gli studenti, sviluppando competenze sempre maggiori in un ambito che è in continuo sviluppo” (Giannini) e “rimuovendo ostacoli di carattere culturale che limitano le aspirazioni e le scelte professionali dei ragazzi e delle ragazze” (Faraone). Di entrambi, insomma: le Stem sono strategiche per tutti.
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