Formazione scientifica e competenze di cittadinanza/2: un laboratorio di ricerca
Superata la separazione fra cultura scientifica e umanistica, la divisione nella formazione delle due branche del sapere non ha senso, soprattutto, con riguardo alle esigenze di conoscenze e competenze per vivere un rapporto di cittadinanza che non si risolva in una acquisizione passiva di messaggi e indirizzi.
La concretizzazione del concetto di cittadinanza significa partecipazione continua e attenta, che non deleghi soltanto ad una rappresentanza politica, sempre più incerta e svalutata, una visione e prospettazione delle esigenze presenti e future dei propri interessi. Debbono infatti trovare conciliazione e sintesi con quelli più complessivi e articolati, non di un ristretto ambito identitario ma del più ampio e complesso contesto globale di cui facciamo parte e di cui non possiamo ignorare esigenze e prospettive.
Da qui la necessità di migliorare ed innovare le modalità di alfabetizzazione scientifica particolarmente avvertita nella scuola secondaria superiore, per formare cittadini capaci di muoversi con maggiore autonomia e responsabilità. “In scenari sociali nei quali logiche, dati, criteri decisionali, hanno un ruolo imprescindibile – sottolinea a Tuttoscuola Luigi Amodio, direttore di Città della Scienza di Napoli – la mancanza di una solida competenza scientifica è di ostacolo ad una compiuta affermazione del principio della cittadinanza attiva, consapevole e responsabile”.
“Per questa ragione abbiamo incentivato – precisa il direttore generale del Miur Carmela Palumbo – moduli e corsi di studio che già oggi prevedono e realizzano un’efficace integrazione di insegnamenti umanistici, tecnologici e scientifici in una prospettiva di impegno accademico e professionale in grado di immaginare e preparare cittadini in grado di assolvere impegni professionali mutevoli”.
Il seminario di Lanciano “vuole essere un’occasione – spiega il direttore generale dell’USR Abruzzo Ernesto Pellecchia – di confronto con qualificati esponenti per sostenere il processo di allineamento della ricerca e dell’innovazione ai valori, alle esigenze e alle aspettative della società civile”.
“Di certo l’incontro – chiosa G. Orecchioni, dirigente scolastico dell’IIS “Da Vinci-De Giorgio” di Lanciano – offre l’occasione, per presentare e sviluppare un laboratorio in rete di ricerca e sperimentazione in tale ambito”.
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