L’importanza degli organi collegiali

Il tema degli organi collegiali è al centro dell’email del dirigente scolastico Salvatore Provenzani, il cui intervento volentieri pubblichiamo.

Invitiamo gli altri lettori a inviarci le loro opinioni sul tema (o su altri temi nuovi da proporre), scrivendoci come di consueto a botta_e_risposta@tuttoscuola.com.

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Credo che sia veramente arrivato il tempo di aprire un reale e approfondito dibattito sulla questione degli attuali organi collegiali di diverso livello. Non è infatti eccessivo affermare che il CNPI e il CSP sono stati lasciati in perenne condizione di prorogatio, abbandonati a se stessi. Stancamente per necessità, annualmente si ripete la logora ed inutile liturgia del rinnovo degli oo.cc. a livello di unità scolastica.

E’ fin troppo evidente che dopo più di trenta anni dal loro esordio nella vita organizzativa delle scuole, questi organismi mostrano tutta la loro inadeguatezza nel gestire la scuola autonoma. E’ comunque dal 2000 che si attende una sostanziosa riforma non fosse altro per adegurare gli organi di gestione ad uno status delle scuole obbiettivamente diverso da quello in vigore nel 1974!

In diverse occasioni è stata sfiorata la possibilità del rinnovamento, ma in altrettante occasioni le differenze di fondo fra le parti in causa fanno naufragare ogni possibile iniziativa.

E’ comunque insopportabile che proprio nell’anno in cui si avvia la riforma della secondaria di secondo grado, si abbandoni l’idea di una contestuale riforma degli organi collegiali. Il CNPI che pure ha un ruolo politico e gestionale importante è ridotto ad una pattuglia di consiglieri demotivati ben consapevoli della vetustà dell’organo di cui fanno parte. Stessa cosa a livello provinciale!

Per quanto riguarda i Consigli di istituto la questione è ancora più grave perché non si riesce più a raccogliere e ad incentivare la partecipazione. I genitori non ne vogliono sapere e gli stessi Docenti si sottraggono volentieri all’impegno. Vacilla anche la voglia degli studenti e si nota come, portate a termine, le procedure le riunioni vanno sistematicamente deserte. Un intervento innovatore è indilazionabile proprio per dare senso alla gestione partecipata delle scuole che è un valore.

L’abbandono a loro stessi degli organi collegiali sembra nascondere l’intento politico di concentrare il potere nel “monarca” che qualcuno vagheggia. Perché non si torni indietro nella gestione democratica della scuola, occorre immediatamente dare un senso agli organi collegiali. Occorre creare un vasto movimento di opinione perché ciò si realizzi!

Salvatore Provenzani DS ITC Don Luigi Sturzo – Bagheria

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