Tuttoscuola: Non solo statale

Scuole cattoliche verso chiusura in Sicilia:3000 licenziamenti

Sono a rischio di chiusura le scuole cattoliche siciliane con il conseguente licenziamento di quasi tremila docenti in tutta l’Isola.

Come riferisce l’agenzia AGI, è l’allarme lanciato  dai rappresentanti delle scuole cattoliche, sentiti in commissione Bilancio dell’Ars (Assemblea Regionale Siciliana), accompagnati dal vescovo di Monreale monsignor Michele Pennisi.

Le scuole avrebbero subito dal 2008 decurtazioni ai contributi pubblici del 90% e rischiano la chiusura se nella prossima finanziaria la Regione non provvederà a reintegrare i contributi per l’istruzione privata.

All’audizione era presente anche l’assessore all’Economia Alessandro Baccei; la commissione si eè però limitata al momento ad approvare in favore del comparto una risoluzione che impegna il governo a rimpinguare il capitolo sul prossimo bilancio.

Secondo il presidente della commissione Bilancio, Vincenzo Vinciullo “un alunno di scuola non statale riceve un ventesimo del contributo per lo studio di quello che frequenta una scuola statale, eppure i genitori pagano quanto o più degli altri. Questa discriminazione viola il diritto costituzionale della libertà di educazione. L’importo del buono scuola – ha sottolineato Vinciullo – è passato dai 18 milioni del 2008 ad 1 milione e 340 mila euro. La situazione è insostenibile.

Inoltre, basta passare lo Stretto di Messina per osservare come una classe di scuola elementare riceva 18 mila euro di finanziamento pubblico l’anno, mentre in Sicilia solo 7 mila”

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