Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Il Laboratorio Teatrale Integrato: un allenamento all’empatia

di Francesca Fava

A Roma l’inclusione scolastica avviene grazie al teatro. Il laboratorio teatrale integrato (LTI) che si è svolto presso l’Istituto Comprensivo ‘Goffredo Petrassi’ di Roma, nel plesso della scuola primaria ‘Zandonai’, è nato dall’invito della Dirigente Didattica, professoressa Anna Lombardi, su stimolo di Emilia Andriella, insegnante responsabile delle ‘stanza del sole’ e dell’associazione ‘Divertitempo’, insieme alla docente di sostegno Tristana Benvenuto che guida il laboratorio artistico espressivo per l’inclusione nel nostro Istituto.

Il LTI è stato inserito nel progetto di inclusione “Le stanze del sole” che da quattro anni promuove nel suddetto istituto attività laboratoriali di tipo manipolativo, senso-motorio, e artistico rivolte ad alunni con disabilità.

Viste le recenti ricerche che dimostrano l’efficacia dello strumento teatrale per la cura di patologie a livello neurologico, quali i disturbi dello spettro autistico, è stato proposto un percorso didattico, declinato in 5 lezioni a tema (la fondazione del gruppo, la fiducia, l’ascolto, la drammatizzazione, il rilassamento) rivolto alle classi con alunni che presentano particolari problematiche neuro-cognitive.

Sette classi hanno aderito al LTI, per un totale di 149 alunni e 14 docenti coinvolti. Durante i diversi laboratori, svolti nel secondo quadrimestre dell’ a.s. 2016/2017, è stato possibile verificare sul campo la potenza delle tecniche teatrali: i bambini reagiscono più in fretta, senza remore o spiegazioni, al ‘gioco del far finta’.

Gli alunni dell’istituto, nei LTI, hanno improvvisano, cantato, danzato su un ritmo comune, si sono nominati e ‘riconosciuti’ attraverso il rito iniziale e finale, si sono divertiti a immaginarsi da un’altra parte, hanno trasformato il proprio corpo e la propria voce, hanno sperimentato cosa significa mettersi in ascolto, dare fiducia, rilassare il corpo annullando il linguaggio verbale. Insieme hanno sovvertito le regole della normale lezione. Ed è qui che si è palesato il miracolo dell’inclusione: i contributi dei bambini cosiddetti ‘fragili’, stimolati dall’operatrice teatrale, accompagnati dalla sapienza delle docenti di sostegno e incoraggiati dall’occhio attento delle insegnanti di classe, nel LTI sono diventati ‘interessanti’ perché portatori di una voce, di una corporeità, di un modo di stare e di pensare diverso, originale, e perciò ‘ teatralmente’ molto ricco. Il gruppo osservava con occhi nuovi il bambino con disabilità e si trovava sempre pronto accoglierne le incursioni, spesso non prevedibili, come stimolo creativo all’attività in corso.

Il LTI, in queste classi, si può dire che abbia allenato l’empatia, rinsaldato l’identità del gruppo e valorizzato le diversità presenti. Il valore aggiunto di questo progetto è stato lo sperimentare, da parte degli alunni fragili, autentici momenti di benessere, riconoscimento, affetto e gioia a scuola, testimoniati dai sorrisi e abbracci.

 

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