Faraone: Non esiste nessuna ‘teoria gender’ nella Buona Scuola

Non esiste alcuna ‘teoria gender’. Non esiste ne #labuonascuola. Ma vi dirò di più: non esiste proprio. Quindi basta falsità, allarmismi e strumentalizzazioni. Se ne facciano una ragione quanti stanno diffondendo informazioni distorte da nord a sud, ai docenti e alle famiglie. Si chiama terrorismo psicologico, si chiama calunnia, adesso basta. La scuola non trasmette nessuna pratica demoniaca e nessuna imposizione di orientamenti sessuali. Non possiamo permettere che simili fandonie possano essere diffuse tra le famiglie generando panico ingiustificato“. Lo dichiara il Sottosegretario all’Istruzione, Davide Faraone, sul proprio profilo Facebook.

Cosa fa veramente la scuola? – spiega il Sottosegretario – La Scuola fa la Scuola: semplicemente educa al rispetto attraverso la conoscenza del diritto e dei diritti della persona, in ottemperanza delle leggi e delle convenzioni internazionali. Ne #labuonascuola, non c’è alcun comma pro gender, semplicemente abbiamo previsto l’introduzione dell’educazione alle pari opportunità e alla conoscenza consapevole dei diritti e dei doveri delle persone come base e premessa per prevenire e contrastare ogni tipo di discriminazione che poi degenera in violenza. Una basilare norma di civiltà che dovrebbe trovarci tutti d’accordo“.

Ne #labuonascuola, sottolinea, “non c’è nessuna ideologia gender, nessun intento di annullare le differenze, bensì di esaltarle e includerle. C’è la ferma determinazione di fare delle ragazze e dei ragazzi cittadini consapevoli, che conoscano e rispettino diritti e doveri della persona, per contrastare ogni tipo di violenza o di istigazione all’odio. Razzismo, bullismo, istigazione all’odio, omofobia, intolleranza sono tutti disvalori che non fanno parte del nostro paese e che la scuola deve identificare, prevenire e combattere“.

Aggiunge il Sottosegretario: “Lo spiegheremo con chiarezza alle scuole e alle famiglie con documenti ufficiali. Ma dobbiamo dirlo in ogni luogo e in ogni occasione: basta falsità. Questo il senso del mio tweet di oggi e di quelli che verranno d’ora in poi. Ogni giorno. Per rassicurare le famiglie e per combattere le bugie. Siamo tutti diversi – conclude – ma uguali nei diritti. È questo che insegniamo a scuola #GenderNoDirittiSì“.