Dal Progetto School Suite del 2006 al Progetto ERACLITO: una classe 3.0 a Bologna

Voler toccare con mano l’evoluzione della didattica in una classe digitale, oggi non è più un problema, c’è l’Aula Eraclito: classe 3.0 realizzata nell’Istituto Comprensivo 9 di Bologna.

Il 7 e l’8 maggio 2015,  sarà possibile visitarla e conoscerne il funzionamento.

Know K. dopo quasi dieci anni, riparte dalla scuola di Bologna, per parlare di strumenti tecnologici a vantaggio della didattica.

Nel settembre 2006, ha realizzato e messo in atto in 108 scuole di Bologna e provincia, il Progetto “School Suite”, sponsorizzato da una nota Fondazione di Bologna, che consisteva nel dotare le scuole di strumenti tecnologici per rendere interattiva la lezione: LIM, Videoproiettore, notebook e risponditori. La conferenza internazionale organizzata nel Palazzo Re Enzo di Bologna il 16 e 17 maggio 2007 portò alla luce dei presenti il lavoro statistico effettuato, sull’apprendimento degli alunni, nell’anno scolastico 2006/2007. Il risultato diede ragione alla lungimiranza del team Know K. e in particolare del prof. Sergio Venturino: l’apprendimento degli alunni e il loro gradimento era cresciuto rispetto al tradizionale metodo di insegnamento.

La Ricerca di Know K. attraverso la sua associazione no profit Know K. Centro Studi e Ricerche, fatta di professionisti in ambito ICT dell’azienda “Know K.”, non si è mai fermata, tanto che insieme a qualificati professionisti provenienti dalle Università di Foggia e Bari, dell’Accademia del Levante di Bari e uno studio di architettura di interni di Foggia nasce nell’estate 2014 il “Progetto Eraclito” studio, finalizzato alla progettazione e alla realizzazione di una classe innovativa che, tramite la ridistribuzione degli spazi e l’utilizzo di appropriati strumenti tecnologici, fosse in grado di supportare la didattica e l’apprendimento, così come concepiti dalle ultime direttive ministeriali.

La mission del team è quella di essere identificato come il partner preferito delle scuole, per la realizzazione della didattica innovativa.

Negli ultimi anni si sono moltiplicate le ricerche comparative sui sistemi scolastici e si è rivolta una crescente attenzione agli aspetti metodologici che caratterizzano la pratica didattica.

Il lavoro del team è stato dapprima teorico con la stesura di un documento che doveva racchiudere in esso tutte le indicazioni per un nuovo modello di apprendimento e l’individuazione di tutti gli strumenti tecnologici software e hardware necessari per perseguirlo. Da ottobre 2014 si è avviata la parte pratica, cioè la realizzazione dell’aula Eraclito classe 3.0 presso l’Istituto Comprensivo 9 di Bologna.

La scelta della scuola è stata obbligata, data l’attenzione che da sempre questa scuola ha riservato alle tecnologie sempre più avanzate come strumenti per nuovi approcci didattici. Non a caso l’IC9 di Bologna dal 2013 Scuol@2.0 è dal 2014 nel polo delle scuole definite da INDIRE “Avanguardie Educative”.

E’ dunque grazie all’unione di intenti del team del Progetto Eraclito con il team dell’IC 9 di Bologna che è stato possibile realizzare l’Aula Eraclito, Classe 3.0, l’evoluzione della classe digitale. Uno spazio fisico rinnovato, con il contributo del Comune di Bologna, dove gli studenti potranno “vivere” l’apprendimento collaborativo e innovativo, anche applicando la metodologia della classe capovolta.

Le attività didattiche disciplinari in questo ambiente sono progettate come momenti di particolare attività per lo studente, che formula le proprie ipotesi e ne controlla le conseguenze, progetta e sperimenta, discute e argomenta le proprie scelte, impara a raccogliere dati e a confrontarli con le ipotesi formulate, negozia e costruisce significati interindividuali, porta a conclusioni temporanee e a nuove aperture per la costruzione delle conoscenze personali e collettive.[1]

Fanno capo alla prospettiva costruttivista i metodi che pongono grande attenzione ai gruppi e alla cooperazione tra soggetti, ci si riferisce alle diverse tecniche di cooperative learning, strutturate nel pieno rispetto delle singolarità di ciascuno. In questo senso non va demonizzata la lezione frontale, la quale mantiene un indubbio valore didattico, si tratta, assumendo la prospettiva socio-culturalista, di promuovere un apprendimento partecipato. Da questo punto di vista insegnare non vuol dire trasmettere un pacchetto di conoscenze precostituite, ma significa strutturare dei percorsi di apprendimento che siano significativi per lo studente (ovvero che assumano un senso nell’esperienza dello studente), e partecipativi, che conducano, cioè, i ragazzi a fare ricerca, a personalizzare e condividere i materiali e i contenuti.

A supporto dei docenti, in questo approccio alla didattica rinnovata, oltre all’ambiente fisico, dove si è rivisto anche l’impianto di illuminotecnica, si è dato spazio alle tecnologie hardware e software. Ci sarà la tradizionale LIM, l’evoluto Pannello retroilluminato e il videoproiettore Interattivo, il Tavolo interattivo per i lavori di gruppo, particolari arredi, che avvantaggeranno la collaborazione, ma i veri direttori di orchestra sono e saranno i software.

LiberCloud la piattaforma interattiva multimediale per la creazione, progettazione, gestione e condivisione di materiale interattivo tra i docenti e gli studenti in classe e a casa, anche in modalità off-line.

Il PortaleKK…non solo registro elettronico, già in uso nell’IC9 di Bologna, il software totalmente cloud che oltre a certificare la comunicazione fra scuola e famiglia, comunica anche con il Comune per la gestione della mensa. Bologna è uno dei Comuni già attivati e che ne trae vantaggi economici.

Dunque, nell’aula Eraclito Classe 3.0 grazie a un cambiamento di prospettiva e al supporto delle nuove tecnologie digitali, in particolare attraverso l’uso della piattaforma LiberCloud, si realizza il passaggio da un’attività di memorizzazione di un corpus di conoscenze a un’attività di apprendimento intesa come costruzione di significato.

In tale ottica la piattaforma e l’ambiente multimediale progettato, innescano un cambiamento che va verso una classe interattiva (nel senso che abbiamo cercato di illustrare) solo se inserita in un più ampio e graduale ripensamento metodologico che coinvolge il docente, lo studente, la struttura dell’ambiente di apprendimento e le modalità di insegnamento.

Il team dell’IC9 di Bologna è ai blocchi di partenza, dal 7 maggio 2015 la loro didattica innovativa avrà uno spazio e strumenti di eccellenza che permetteranno di raggiungere gli obiettivi di apprendimento con più facilità e determinazione.  

Partecipare al taglio del nastro dell’Aula ERACLITO, è un’occasione importante e ghiotta anche per i giornalisti, che si troveranno di fronte a una classe nuova, non solo logisticamente, ma anche soprattutto predisposta a erogare la nuova didattica.

La didattica è in continua evoluzione e con essa assicura il team Know K. anche gli strumenti tecnologici, che dovranno essere sempre adeguati e corrispondenti al fabbisogno richiesto.

Per meglio rispondere alle richieste dei docenti, non a caso, Know K. è produttore di hardware e software.

Know K. riparte, spiega Sergio Venturino, nuovamente da Bologna, una città, una Regione di indubbia cultura, ma che nel mondo scuola è stata da sempre l’apri pista dell’innovazione.