Di Menna (Uil scuola): serve l’organico funzionale

 “Il punto  è che, anche quest’anno ci saranno insegnamenti che funzioneranno con contratti precari, questo perché non tutti i posti disponibili vengono coperti con immissioni in ruolo”. Per Massimo Di Menna, segretario della Uil Scuola, “procedere in questo modo significa creare nuovi precari su posti stabili”. Perciò serve reiterare il piano triennale di assunzioni per i prossimi tre anni.

Ma neanche questo basterebbe: “Esiste una quota di posti in organico di fatto, circa 30 mila – precisa Di Menna – per la quale la Uil ha fatto da tempo una proposta: creare un organico funzionale, pluriennale. In tale ambito va data attuazione al decreto che prevede le reti di scuole”.

Inoltre il Governo ha deciso non solo il blocco del contratto ma addirittura, solo per la scuola – chiarisce Di Menna – di prendere le risorse finanziarie già stanziate per le anzianità e per la valorizzazione. E’ inaccettabile.Va data attuazione al pagamento del terzo anno degli scatti di anzianità relativi al precedente triennio”.

Ma le misure approvate ieri dal governo non riguardano la scuola, per la quale l’esecutivo ha in programma un decreto ad hoc”, aggiunge Di Mennna. “Aspettiamo questo per ora solo annunciato. E’ prevista per domani una informativa da parte del ministero dell’Istruzione. Suggeriamo tre temi concreti che in quel provvedimento dovranno trovare soluzione: personale inidoneo, quota ’96 e l’organico funzionale”.

I sindacati si attendono una convocazione urgente da parte del Governo. “Sarebbe davvero incomprensibile un ulteriore silenzio da parte dell’esecutivo”. Il prossimo 5 settembre, comunque,  “ci sarà una riunione di tutti i sindacati scuola per una valutazione congiunta e per decidere, in assenza di risposte e di soluzioni dei problemi, iniziative di mobilitazione. Rassicuriamo che resta escluso il primo giorno di lezione che deve svolgersi nella più ampia serenità e auspichiamo una responsabilità da parte del governo anche perché non è di un contrasto con tutto il mondo della scuola che il Governo e il Paese hanno bisogno”.