Ghizzoni (Pd) alla Lega: ‘La guerra dei precari’ è frutto dei tagli

La parlamentare democratica nega l'appoggio a un eventuale decreto del governo sui precari, appoggio che era stato richiesto dal senatore Pittoni della Lega Nord

La capogruppo del Pd nella commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni, ha scritto a Tuttoscuola per rispondere a Mario Pittoni, capogruppo della Lega Nord in commissione Cultura del Senato, che nei giorni scorsi aveva chiesto alla parlamentare democratica “di appoggiare, o quanto meno non ostacolare, l’eventuale decreto legge per mantenere le graduatorie chiuse (in vista della riforma del reclutamento su cui si sta lavorando)”.

Pubblichiamo la risposta di Ghizzoni, che chiude le porte ad ogni tipo di appoggio, a partire dall’eloquente titolo “La spregiudicatezza della Lega sui precari della Scuola”

—-

La spregiudicatezza della Lega sui precari della Scuola

“Stupisce e rammarica che il sen. Pittoni faccia finta di non comprendere che “la guerra tra precari”, per usare una sua espressione, dipende unicamente dai tagli agli organici voluti dal Governo, con il pieno avallo della Lega. E che, ora, Pittoni si erga vessillifero delle istanze dei precari – dopo averne mortificato da Nord a Sud le attese di immissione in ruolo come previsto dal Piano del Governo Prodi – è sintomo di una spregiudicatezza e di una disinvoltura politica degna del Premier. Il Pd conosce un solo modo per salvaguardare i posti di lavoro: mantenendoli negli organici e occupandoli con personale adeguato”.

“Che la Lega chieda l’appoggio del Pd è di per sé una notizia, e lo è ancor di più se lo fa sulla scuola, un ambito sul quale si è sempre registrata una granitica coesione tra maggioranza e governo. Ma forse la vera notizia è proprio questa: sull’aggiornamento delle graduatorie la maggioranza non c’è (evidentemente durante l’incontro al vertice avvenuto giovedì scorso, in concomitanza con la convocazione dei sindacati al Miur, il senatore non è stato in grado di convincere la ministra) e la distanza tra Lega e Gelmini non è mai stata così marcata. Che poi la frattura venga esplicitata nel giorno in cui Bossi tuona contro il Premier non è di poco conto.”

“Non sappiamo di quale decreto parli Pittoni: ad ogni buon conto, valuteremo qualsiasi testo ufficiale vorrà sottoporci il Governo (l’unico titolato a farlo) in risposta alla recente sentenza della Consulta, mentre ogni dichiarazione odierna avrebbe un carattere estemporaneo ed un mero sapore elettoralistico. Certo non possiamo non rilevare l’ondivago atteggiamento della Lega – e non il PD – sull’aggiornamento delle graduatorie, poiché votò senza colpo ferire la norma al decreto “salva precari” (ottobre 2009) che disponeva le code per il biennio 2009/10 e il pettine per quello successivo. Del mostro a due teste creato da quella norma, la Lega non ebbe a lamentarsi (a differenza del PD): oggi, chi è in difetto di coerenza? Anche per questo motivo, la richiesta del sen. Pittoni pare un guanto di sfida propagandistico piuttosto che una richiesta dal respiro “costituzionale” – come richiederebbe la situazione – di aprire un tavolo, al quale far sedere anche tutte le forze politiche e le rappresentanze delle diverse categorie interessate alla questione, per affrontare gli effetti più deleteri delle misure Tremonti-Gelmini, a cominciare dal taglio di 132.000 posti di lavoro, di cui 87.000 docenti, che ha impattato negativamente anche sul precariato oltre che sulla qualità del sistema. Il sen. Pittoni dov’era quando il decreto 112 del 2008 dispose questi tagli draconiani? E continuiamo a chiederci dove fosse ogni volta che abbiamo presentato un provvedimento per la cancellazione dei tagli e per l’immissione in ruolo, regolarmente bocciato dalla maggioranza. Forse che l’interesse del sen. Pittoni per i precari funziona a corrente alternata?”

“Non è sufficiente un fugace e generico riferimento ad un “numero adeguato di stabilizzazioni”, come fa il sen. Pittoni, per essere credibile nella lotta al precariato della scuola. Noi chiediamo che già dal prossimo anno scolastico si proceda con l’immissione di 60.000 docenti, per coprire sia le cattedre vacanti sia gli spezzoni di orario, al fine di costituire la base di un organico funzionale al piano dell’offerta formativa delle singole scuole. A questa iniziativa si dovrebbe accompagnare la cancellazione dell’ultima tranche di tagli (ben 19.600 cattedre) e la predisposizione di un pluriennale piano di assunzioni. Queste sono le sole proposte concrete per dare risposte definitive alle istanze dei precari e al diritto alla continuità didattica dei ragazzi. Coraggio sen. Pittoni, dimostri che le sue parole pronunciate in favore dei precari non sono un flatus vocis e si impegni con noi, su queste proposte, nella imminente discussione al Documento di economia e finanza. Mai momento è stato tanto appropriato.”

“Sui superpunteggi ricordo poi al sen. Pittoni che il PD, in tempi non sospetti e in coerenza con la costante attenzione ai problemi della scuola, ha presentato interrogazioni per approfondire il problema – quale quello sul servizio prestato gratuitamente pur di ottenere il punteggio corrispondente – ma dal Governo nessuna iniziativa concreta. Non sarebbe il caso di richiamare la Gelmini (e non il PD) ad una precisa azione di contrasto a pratiche illegittime?”

Manuela Ghizzoni – capogruppo del Pd nella commissione Cultura della Camera