Al via l’operazione pettine con nuovi nodi da sciogliere

Dopo l’invio della nota riservata prot. n. AOODGPER 3071 del 7 aprile 2011 da parte della Direzione Generale del personale scolastico del Miur con cui veniva annullata una precedente nota di segno opposto, gli Uffici scolastici territoriali si preparano a mettere in atto quanto richiesto dal Commissario ad acta per gli inserimenti a pettine nelle graduatorie provinciali disposti dalla Corte Costituzionale con la sentenza n. 41/2011.

La riformulazione e la successiva ripubblicazione delle graduatorie ad esaurimento del personale docente relative al biennio 2009-2011 riguarderanno soltanto i ricorrenti e non vi sarà, pertanto, un inserimento a pettine erga omnes, rendendo non semplice e non breve l’intera operazione.

L’Anief, che ha patrocinato i ricorsi, ricorda che a conclusione della nuova procedura vi sarà il riconoscimento pleno iure dei contratti a tempo determinato e indeterminato degli aventi diritto, dei relativi stipendi e punteggi.

L’attuazione di queste operazioni di riformulazione delle graduatorie nei diversi ambiti territoriali richiederà non pochi giorni, a cominciare dalla necessità di individuare gli aventi diritto ai nuovi inserimenti. Per questo la stessa Anief si è impegnata a predisporre un modello di richiesta sia per l’inserimento pleno iure a pettine nelle graduatorie dei 3.000 ricorrenti patrocinati dalla stessa Associazione, sia per altri precari aventi diritto a un contratto a tempo determinato e indeterminato fin dall’estate del 2009.

Si tratterebbe di circa 15mila ricorrenti, precisa l’Anief, siano essi tutelati dalle ordinanze commissariali che dalle ordinanze cautelari del Tar Lazio, sia che abbiano ricorso al Presidente della Repubblica per l’inserimento a pettine, sia che siano interessati soltanto al cambio di provincia per il prossimo aggiornamento.

Si annuncia, come si può capire, un bell’intrigo per gli Uffici scolastici territoriali che dovranno individuare chiaramente gli aventi titolo prima di riformulare le graduatorie e renderle ufficiali in funzione di nuove nomine.

Sembra, dunque, prospettarsi un nuovo complicato capitolo di questa storia infinita degli inserimenti nelle graduatorie provinciali a causa dell’incertezza nell’individuare chi ha veramente titolo a far valere tutto il punteggio posseduto.