Ultimi colpi di coda polemici sul bonus (mancato) per precari residenti
Una settimana fa, prima dell’approvazione definitiva alla Camera degli emendamenti al decreto sullo sviluppo, tenevano banco due questioni dirompenti: il bonus proposto dalla Lega per premiare la rinuncia al trasferimento di graduatoria e i nuovi inserimenti di docenti laureandi e specializzandi (non si tratta di precari come qualcuno continua a dire).
Ad approvazione del maxiemendamento al decreto avvenuta con la fiducia posta del governo, si possono ora fare i conti: il bonus, già in bilico, non è passato; i nuovi inserimenti, ormai certi, sono stati anch’essi cassati.
Su bonus mancato continuano, però, a distanza le polemiche.
L’on. Russo (PD) che, di concerto con l’Anief, aveva sostenuto varie proposte e contrastato il bonus della Lega non nasconde la propria soddisfazione; la stessa Anief, pur delusa del mancato ingresso dei 20 mila neo-abilitati e contenta per bonus respinto, si rammarica, comunque, perché ritiene “che migliaia di colleghi, di fronte a un vero e proprio terrorismo psicologico accompagnato da una norma che penalizza il trasferimento dei neo-immessi in ruolo, abbia rinunciato alla possibilità di cambiare provincia”.
Sul fronte opposto, invece, il sen. Pittoni (Lega) che aveva sostenuto la proposta dei 40 punti di bonus e che ha annunciato che ci riproverà a breve, dichiara soddisfatto che “i dati che filtrano su un numero di cambi di provincia inferiore al previsto, fa ben sperare nella battaglia per salvare almeno una parte dei posti di lavoro dei nostri insegnanti”.
Il senatore leghista replica poi al deputato Russo del Pd, che aveva definito le sue proposte anti-trasferimenti “una malvagia tortura”. “La vera tortura – ha ribattuto Pittoni – sta nell’avere rimesso tutti gli insegnanti precari in concorrenza tra loro, dopo che nel 2007 le graduatorie sono state chiuse. Così non si creano nuovi posti: si toglie semplicemente il lavoro a qualcuno per assegnarlo ad altri. Per la Lega Nord è inaccettabile: si batte quindi compatta contro questa mostruosità.”
Pittoni se la prende anche con alcuni parlamentari della maggioranza del Sud, che avevano condiviso le proposte dell’on. Russo sia sul contrasto al bonus sia sul sostegno a nuovi inserimenti in graduatoria, dichiarando polemicamente che “Qualcuno, in quanto non addetti ai lavori, approfitta della loro limitata conoscenza dei problemi della scuola per indirizzarli su posizioni spesso contrarie agli interessi concreti degli insegnanti del loro territorio”.
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