Tagli di personale scolastico nel Lazio, lettera unitaria dei sindacati

Per effetto dei tagli previsti dal governo nell’ultimo triennio, solo le scuole del Lazio si sono viste cancellare oltre 11mila posti di lavoro: è come se si fosse chiusa due volte la Fiat di Cassino. A scriverlo, in una lettera-denuncia – inviata all’assessore regionale all’istruzione del Lazio, la professoressa Gabriella Sentinelli – sono tutti i sindacati regionali: la Flc-Cgil, la Cisl Scuola, la Uil Scuola, lo Snals-Confsal e la Fsu-Gilda Unams, che chiedono l’immediato avvio di un tavolo di confronto.

Le organizzazioni sindacali ricordano che nei prossimi giorni si dissolveranno “1.989 posti di docenza, che vanno ad aggiungersi ai 1.320 persi nel 2009/10 e ai 1.865 persi nel 2010/11” ed ulteriori “1.238 posti di personale Ata che vanno ad aggiungersi ai 2.769 persi nel 2009/10 e ai 1.865 persi nel 2010/11“.

Dal 2009, complessivamente, la scuola laziale ha perso, quindi, 11.046 posti di lavoro: “si tratta, evidentemente – sottolineano i sindacati – di un tributo molto alto che la scuola della nostra regione, in concorso con l’intero Paese, è chiamata a pagare alle scelte del ministro e del governo“. Così, mentre “la migliore dottrina economica e l’esempio dei paesi industrialmente più avanzati” ci dice che “una buona ed equa crescita” deriva “esclusivamente dagli investimenti nel campo dell’istruzione“, nel nostro Paese si procede in senso opposto, minando “la quantità e la qualità del servizio stesso“.

Per effetto dei tagli previsti dal governo nell’ultimo triennio, solo le scuole del Lazio si sono viste cancellare oltre 11mila posti di lavoro: è come se si fosse chiusa due volte la Fiat di Cassino. A scriverlo, in una lettera-denuncia – inviata all’assessore regionale all’istruzione del Lazio, la professoressa Gabriella Sentinelli – sono tutti i sindacati regionali: la Flc-Cgil, la Cisl Scuola, la Uil Scuola, lo Snals-Confsal e la Fsu-Gilda Unams, che chiedono l’immediato avvio di un tavolo di confronto.